Cambiamenti climatici: agricoltura settore più colpito

Sorvegliati speciali uva e olive

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Settembre 2025 15:02
Cambiamenti climatici: agricoltura settore più colpito

Una vendemmia che dovrebbe raggiungere i 47,4 milioni di ettolitri, con uve in salute che promettono un’annata molto buona o ottima in quasi tutte le aree e con punte di eccellenza. È quanto rilevato dall’indagine vendemmiale 2025, realizzata attraverso un processo di armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini e Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare al quale si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf e delle regioni.

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse (+2% sulla media 2024-2025). Un raccolto che conferma quindi il primato produttivo dell’ltalia, seguita nella classifica globale dai competitor europei Francia (37,4 milioni di ettolitri) e Spagna (36,8 milioni di ettolitri).

Intanto sono già 13 i violenti nubifragi che hanno colpito la Toscana in questa pazza estate segnata da 37 eventi estremi tra grandinate, tempeste di vento e piogge intense. Gli ultimi episodi hanno messo in ginocchio l’Isola d’Elba dove sono caduti oltre 150 mm di pioggia in poche ore, il secondo disastro in poche settimane dopo quello dello scorso 20 agosto e nella costa apuana con 166 mm scaricati in 24 ore sulla città di Carrara. Calamità sempre più frequenti nel periodo estivo come confermano i dati dell’European Severe Weather Database: l’estate del 2024 non era stata poi così diversa con 34 eventi intensi registrati.

A dirlo è Coldiretti Toscana che sta seguendo con grande attenzione l’evolversi della nuova perturbazione che ha fatto scattare in regione l’allerta arancione. Sorvegliate speciali in questi giorni sono le colture più preziose della campagna toscana come l’uva, con la vendemmia dei bianchi e delle varietà precoci che prosegue a singhiozzo per via del maltempo, e le olive la cui raccolta partirà, nella zona della costa, tra la fine del mese e l’inizio di ottobre. Ma anche patate, mele e le ultime verdure estive in campo sono attenzionate.

“Siamo entrati nell’ultimo miglio per quanto riguarda la maturazione finale di uve ed olive. La vendemmia sta procedendo regolare con qualche difficoltà nei territori dove le piogge sono state più intense costringendo i viticoltori ad anticipare la raccolta per evitare la rottura o il danneggiamento delle bucce. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – L’eccessiva presenza di acqua nel terreno potrebbe rendere più suscettibili i grappoli ad infezione ma anche abbassare il grado zuccherino che è determinante per l’identità dei nostri vini.

L’attenzione è massima in vista della raccolta del sangiovese e dei vitigni rossi che costituiscono la base di Chianti, Montalcino, Montepulciano, Bolgheri. Considerazione a parte per l’olivo. La resa di questa stagione dipenderà proprio dalla quantità di pioggia le olive assorbiranno. Lo scorso anno per esempio, con tutte quelle precipitazioni, erano state basse. Le olive erano molto grandi ma piene di acqua da qui rese inferiori alla media soprattutto per le prime spremiture”.

L’agricoltura è il settore economico che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. – continua Coldiretti Toscana – Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude Coldiretti Toscana – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

Vigneto in salute, ottima qualità delle uve con un potenziale per vini equilibrati e di grande espressività. Sono queste le premesse con cui le aziende di Montalcino si presentano all’appuntamento della vendemmia 2025, prevista in partenza per la maggior parte delle cantine lunedì 15 settembre. Secondo il monitoraggio del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, le vigne si presentano in uno stato sanitario e vegetativo complessivamente positivo, con un leggero anticipo fenologico rispetto alla media stagionale. Dal punto di vista quantitativo, si stima una produzione leggermente inferiore alla media dell’ultimo quinquennio.

“Le premesse per la prossima vendemmia a Montalcino sono positive, soprattutto dal punto di vista qualitativo – commenta il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Giacomo Bartolommei –. Ci aspettiamo una minore quantità ma un’ottima qualità. La politica di riduzione delle rese che applichiamo ormai da tempo per preservare la qualità dei nostri vini ci consente infatti di gestire in modo equilibrato il rapporto tra domanda e offerta e al tempo stesso di salvaguardare l’alto posizionamento della nostra denominazione, anche alla luce dell’attuale contesto internazionale”.

Le principali fasi vegetative del vigneto si sono svolte in modo ottimale, inclusa la maturazione finale delle uve. Non si sono registrati danni da gelate o piogge primaverili né particolari incidenze di avversità climatiche. Anche la pressione fitosanitaria è risultata nella media e senza perdite di prodotto grazie al monitoraggio costante e preventivo e alla cura dei produttori nella gestione del vigneto. 

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