Aumento di biglietti e abbonamenti dell'autobus: le critiche

Amato: "Buchi neri nelle agevolazioni per gli studenti e penalizzati gli utenti non residenti”. Fabrizio Ricci (Presidente Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità): “Investimento fatto da Firenze superiore rispetto a quello di Livorno”. Stella (FI): "A Firenze Nardella aveva promesso stop fino a partenza tramvia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 luglio 2018 23:50
Aumento di biglietti e abbonamenti dell'autobus: le critiche

Il percorso avviato vede la Regione impegnata con il proprio bilancio per 110 milioni di euro all'anno sul trasporto pubblico locale: ma fa discutere la riduzione delle fasce tariffarie da quattro a sole due e l'assenza di sconti per chi viene da fuori e al biglietto od abbonamento extraurbano deve aggiungere quello urbano.

"Ci sono dei buchi neri nelle agevolazioni previste dall'amministrazione per gli studenti universitari e non, inoltre vengono penalizzati gli utenti non residenti a Firenze, per i quali il sindaco della Città Metropolitana non ha prevista nulla, senza intese con gli altri Comuni". Lo afferma Miriam Amato, consigliera aderente a Potere al Popolo, dopo la risposta al suo question time in Consiglio Comunale sugli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti del trasporto pubblico su gomma."Innanzitutto le agevolazioni per gli universitari - aggiunge la consigliera - con i 48 euro richiesti annualmente agli studenti: sono vantaggiose ma sono sperimentali e dureranno solo un anno, dal prossimo novembre all'ottobre 2019, in tempo per la campagna elettorale delle comunali, ma dopo che succederà?".

La consigliera critica anche la cancellazione dell'abbonamento mensile per gli studenti residenti non universitari: "è' grave che non ci sia più l'abbonamento mensile". Infine la consigliera rivolge il dito contro Nardella, quale sindaco della Città Metropolitana. "Le agevolazioni non valgono per gli abbonati non residenti a Firenze, studenti non universitari e utenti in genere - insiste la consigliera - quindi sono penalizzati gli utenti dei Comuni della cintura, e molto di più degli altri Comuni, del Chianti, Mugello, Valdarno, e dell'Empolese: perchè il sindaco della Città Metropolitana non ha preso iniziative e previsto agevolazioni insieme agli altri Comuni limitrofi?", conclude Amato.

“Il Movimento 5 Stelle sostiene che il Comune di Livorno avrebbe investito più del Comune di Firenze per andare incontro agli utenti del trasporto pubblico urbano. Questo non è vero – replica il presidente della Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci – in quanto il nuovo sistema tariffario, al di là dell'aumento del titolo di viaggio singolo, introduce per l'acquisto dell'abbonamento ordinario mensile un sistema che tiene conto del calcolo Isee con agevolazioni per chi ha redditi fino a 36.000 euro, ovvero il 60% delle persone, riducendolo da 35 a 28 euro.

Vengono, inoltre, introdotti degli abbonamenti trimestrali che prima non esistevano. Sull'abbonamento annuale ordinario, che prima costava 260 euro, per chi ha l'Isee fino a 36.000 euro, pagherà 210 euro con un risparmio di 50 euro. Su tutti gli altri titoli, dove non ci sono riduzioni, è intervenuta l'amministrazione comunale – precisa il presidente Fabrizio Ricci – e lo fa anche per gli abbonamenti degli studenti universitari. Questo per fare chiarezza anche verso il Movimento 5 Stelle che esalta le misure adottate a Livorno dove, come ha sottolineato l'assessore Stefano Giorgetti a seguito di una mia domanda d'attualità, è stata fatta solo una riduzione per quanto riguarda gli abbonamenti per Isee sotto ai 36.000 euro dando un contributo di un euro ad abbonamento, con una manovra da 30.000 euro.

A Firenze abbiamo fatto una manovra da un milione di euro. A Livorno erano partiti dicendo che volevano garantire biglietti gratuiti a tutti e poi hanno tolto un euro ad abbonamento. La manovra di Firenze – conclude il presidente Fabrizio Ricci – è importante a tutela di chi fa l'abbonamento perché vogliamo incentivare sempre più l'uso del mezzo pubblico e puntiamo a 37 milioni di utenti per le linee della tramvia ed incrementare anche il trasporto pubblico su gomma”.

"Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, evidentemente mentiva quando assicurava che non sarebbe scattato l'aumento del biglietto dell'autobus se non quando sarebbero entrate a pieno regime le linee 2 e 3 della tramvia. Per noi è inaccettabile che Palazzo Vecchio non si sia opposto all'applicazione del nuovo contratto regionale sul trasporto locale, che prevede dal 1° luglio l'innalzamento della tariffa da 1,20 a 1,50 euro nei capoluoghi di provincia. Una decisione sbagliata che mostra come la sinistra sa solo alzare i prezzi dei servizi e colpire il portafoglio dei cittadini".

Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia), che ricorda come il 30 ottobre 2017 Nardella aveva promesso che "questo adeguamento non deve entrare in vigore se non quando partono le nuove tramvie". "Come se nulla fosse - osserva Stella - l'amministrazione comunale di Firenze si è ben guardata dal far rispettare questa clausola, e così tra qualche giorno scatteranno gli aumenti del biglietto, a Firenze come negli altri Comuni capoluogo.

Lo troviamo un aumento vergognoso, sia perché va a colpire economicamente i cittadini in un periodo di grave crisi, sia perché, nel caso specifico di Firenze, i bus Ataf saltano le corse e hanno spesso ritardi a causa dei cantieri della tramvia. Gli amministratori locali farebbero meglio a recuperare, con controlli capillari, i milioni di euro che non entrano nelle casse delle aziende di trasporti a causa dei 'furbetti' che regolarmente non pagano il biglietto, a cominciare dai rom e da tanti immigrati irregolari.

Invece, le giunte di sinistra che reggono la Regione e Palazzo Vecchio si confermano legate alla vecchia ideologia del 'tassa e spendi'". "Il paragone con i prezzi del biglietto in altre città lascia perplessi - aggiunge il vicepresidente del Consiglio regionale -. In città di dimensioni simili a Firenze, come Padova e Bologna, il biglietto costa 1,30 euro, e lì non hanno i disagi del capoluogo toscano a causa dei cantieri. A Roma il biglietto 'Metrebus' costa 1,50 euro ma consente di viaggiare in bus, metropolitana e tram per 100 minuti.

Stesso prezzo a Milano, dove il ticket però consente di viaggiare per 90 minuti in bus, tram, metropolitana e sulle tratte ferroviarie urbane. E' particolarmente fastidioso, poi, che il nuovo contratto regionale del trasporto locale abbia abolito la Carta Agile e i biglietti da due e quattro corse".

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