Insulti spinte e minacce al vicesindaco Nardella

Giocoli: “Chi utilizza il consiglio comunale per fare populismo a buon mercato dovrebbe riflettere su quanto avvenuto oggi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2014 17:08
Insulti spinte e minacce al vicesindaco Nardella

Insulti spinte e minacce al vicesindaco Dario Nardella oggi pomeriggio in Palazzo Vecchio. Non è la prima volta che il vicesindaco si ritrova al centro di insulti da parte degli ambulanti cittadini, era già accaduto in San Lorenzo quando Nardella da assessore alle Attività Produttive si stava occupando del trasferimento dei banchi. "Ci vuoi rovinare, ma stai attento perché sappiamo dove abiti". Ambulanti del mercato di San Lorenzo hanno atteso il vicesindaco vicino al suo ufficio di Palazzo Vecchio e - raccontano i presenti - verso le 15 sarebbe stato insultato, minacciato ed infine spintonato.

In programma una riunione tecnica, per decidere il definitivo spostamento. In Palazzo Vecchio sono arrivati uomini delle Digos e Polizia Municipale, al lavoro per identificare gli aggressori. Eugenio Giani: "Il comportamento dei facinorosi è da stigmatizzare profondamente - ha detto Giani-. Neinte giustifica atteggiamenti violenti sia fisici che verbali". “Vicinanza e solidarietà al vicesindaco Dario Nardella e ferma condanna del gesto di aggressione da parte di alcuni ambulanti nei suoi confronti”. Sono le parole del capogruppo del Pd Francesco Bonifazi e del vice capogruppo del Pd Angelo Bassi appena appresa la notizia delle minacce subite questo pomeriggio dal vicesindaco. “La violenza- aggiungono gli esponenti del Pd a nome del gruppo- , l’atteggiamento intimidatorio sono modalità inaccettabili e da respingere con forza.

Comportamenti come quelli tenuti oggi da alcuni ambulanti di San Lorenzo sono da condannare, vanno contro la città a prescindere da tutto e arrivano in un momento in cui ci sono trattative in corso e progetti da prendere in considerazione. Ribadiamo la nostra vicinanza a Dario e la nostra fiducia nel suo impegno per Firenze” Questo l’intervento della consigliera Bianca Maria Giocoli: “Esprimiamo la piena totale e convinta solidarietà al vicesindaco Nardella per quanto accaduto oggi pomeriggio all'interno di Palazzo Vecchio.

Episodi come questi certificano il fallimento di chi pensa che la politica sia fatta di urla e di discorsi pieni di demagogia. Le soluzioni ai problemi della città si trovano nel dialogo reciproco e nella comprensione dei problemi. Uno stile a cui l'amico Dario non è mai venuto meno”. Massimo Pieri: “Piena solidarietà al vicesindaco Dario Nardella e ferma condanna per atti violenti e sconsiderati da parte di persone che, invece di cercare il dialogo per trovare soluzioni ai problemi, pensano di essere su un ring dove ha ragione chi colpisce più forte.

Come esponente della maggioranza che governa questa città voglio stigmatizzare con forza questo brutto episodio. A Nardella l’augurio di proseguire il suo lavoro serenamente perseguendo l’obiettivo del bene comune per la città di Firenze”. Valdo Spini: "Non solo condanno fermamente il gesto agressivo e minaccioso - ha detto Spini-, ma anche voglio sottolineare la necessità che ogni dialettica, anche aspra, rimanga nei limiti della tolleranza e della civiltà". Federico Gianassi: "Leggo di minacce, intimidazioni e spintoni contro Dario Nardella da parte di un gruppo di 30 ambulanti.

Esprimo vicinanza e solidarietà a Dario. Il Partito democratico è con lui e respingerà con assoluta determinazione qualunque forme di violenza". "L’episodio è grave e i responsabili devono essere immediatamente individuati e puniti. A Dario va naturalmente la mia solidarietà" dice Giovanni Fittante, capogruppo dell’Idv. «Secondo le prime ricostruzioni – ha aggiunto Fittante – il vicesindaco è stato atteso da una trentina di persone nel corridoio vicino al suo ufficio di Palazzo Vecchio, prima insultato e alla fine minacciato». «Bisogna stigmatizzare quanto accaduto – ha concluso il capogruppo dell’Idv – e pretendere la legalità contro ogni deriva violenta.

Ai violenti ricordiamo però che andremo avanti senza farci intimidire». Alla scadenza annunciata di “48 ore” non erano state presentate alternative. Piazza del Mercato Centrale resta l'ultima collocazioner possibile? Arriva anche il pronunciamento del TAR su San Firenze che boccia la linea del Comune sullo spostamento dei banchi dalla piazza sul retro di Palazzo Vecchio. Nelle redazioni dei giornali era appena giunta una nota dei rappresentanti sindacali della categoria. "Non ci sono risposte all’ennesimo tentativo di mediazione e alla proposta inviata congiuntamente dalle organizzazioni di categoria.

La politica locale e nazionale riempie le cronache con annunci di impegno per la tutela del lavoro e la crescita economica, allo stesso tempo in questa città si distruggono 82 imprese su area pubblica con scientifica determinazione. Il buon senso e la responsabilità tanto invocata e richiesta alle aziende in virtù di un progetto che riqualificasse zone importanti della città si è risolto in un confronto che ha visto una parte, gli ambulanti, presentare progetti, formulare decine di proposte, dare la massima disponibilità al confronto, dall’altra l’Amministrazione Comunale chiudersi in un’intransigenza assoluta. Si è voluta portare a compimento uno spostamento che si è rivelato un fallimento assoluto per le aziende, e pur di fronte alla consapevolezza, ora anche di tutta l’Amministrazione, che si è arrivati ad un’ assurda soluzione, commercialmente inaccettabile e logisticamente improponibile ancora oggi a due mesi di distanza non si vuole trovare una via di uscita. Pur di fronte alle aperture al dialogo, ed alle soluzioni individuate dal Sindaco uscente la politica non riesce ad andare oltre ad un veto posto dalla Soprintendenza, ad assumere decisioni che possano permettere a 82 famiglie di lavorare serenamente e di avere prospettive e un minimo di certezze.

Dall’inizio la categoria ha chiesto una sola cosa, avere un posto dove poter lavorare, senza nessuna pregiudiziale, non un posto dove essere parcheggiati in attesa di chiudere. Si continua a fantasticare soluzioni sensazionali, si continua a non voler prendere in considerazioni proposte sensate e di facile realizzazione. Certo per fare questo occorre coraggio, quello che gli operatori hanno dimostrato con le loro proposte, quello che ad oggi è mancato alla politica. Ad oggi non abbiamo la più pallida idea sulla proposta che il Vice Sindaco intende presentare, ma abbiamo la certezza e la convinzione che per essere almeno analizzata debba partire da presupposti completamente diversi da quelli messi in campo fino ad oggi.

Tocca ora a chi ha l’onore e l’onere di rappresentare la città dare un segnale di discontinuità, gli ambulanti lo hanno dato da tempo". Poi l'aggressione in Palazzo Vecchio.

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