Immobili regionali, si svuotano altri uffici per risparmiare sull'affitto

Ascoltati in commissione Controllo i dirigenti del settore patrimonio e logistica di Giunta e Consiglio. Per il Consiglio previsti quasi 500mila euro l’anno di risparmi dal rilascio delle sedi in affitto. I dubbi della vicenda Firenze Fiera

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2013 19:54
Immobili regionali, si svuotano altri uffici per risparmiare sull'affitto

Firenze – Il punto sulla gestione degli immobili e sulle strategie di risparmio attuate da Giunta e Consiglio regionale: è ciò che è stato fatto questa mattina in commissione Controllo, presieduta da Paolo Marcheschi (Pdl). Sono stati infatti ascoltati i dirigenti responsabili dei settori patrimonio e logistica delle due amministrazioni. Questi i dati emersi: per quanto riguarda la Giunta regionale, nel 2012 è stata decisa la dismissione graduale di alcune locazioni passive. A Firenze nel marzo 2013 è stata dismessa la sede di via Bardazzi (100 dipendenti e un canone annuo di affitto di 567 mila euro) e alla fine di settembre il palazzo C a Novoli (150 dipendenti e un canone di affitto annuo di 733 mila euro).

Tutti i dipendenti sono stati ricollocati in sedi di proprietà regionale. Questo si è tradotto, nel 2013, in un risparmio sugli affitti del 32,30% (3 milioni e 140 mila di spese annue contro i 4 milioni e 640 mila del 2012). Per il futuro, fra gli interventi più importanti a Pisa si è deciso di trasferire a Ospedaletto, in un immobile di proprietà regionale, la sede del Genio civile e i suoi archivi. A Firenze, la sede della direzione generale della sanità in via Alderotti (900 mila euro di canone) sarà trasferita a villa Basilewski, acquistata dalla Regione, dopo i lavori di ristrutturazione. Per quanto riguarda il Consiglio regionale, l’Ufficio di presidenza ha stabilito nel giugno scorso le tappe per tagliare le locazioni attraverso il rilascio delle attuali sedi di palazzo Vettori e di palazzo Pucci.

La disdetta del contratto con palazzo Vettori è già stata data e gli uffici saranno vuotati entro il 14 maggio 2014, con un risparmio di 114 mila euro l’anno di locazione. Per palazzo Pucci la scadenza è fissata al 30 settembre 2014, con un risparmio di 374 mila euro l’anno, e con la previsione di un contratto transitorio che permetta di arrivare alla nuova legislatura: con la nuova legislatura infatti diminuiranno i consiglieri regionali e di conseguenza il personale che li assiste, e questo permetterà di liberare molte stanze delle sedi di palazzo Panciatichi e di palazzo Covoni. Numerose le domande e le richieste di chiarimento dei commissari.

In particolare fra le voci di spesa ha destato attenzione la rilevanza (il 10% su un totale di oneri di circa 17 milioni) dei costi per le bollette energetiche, luce e riscaldamento. Per questo da parte della commissione è stata chiesta un’istruttoria su quello che è stato fatto in tema di risparmio energetico e sulle possibilità, per l’amministrazione, di attuare investimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica. Un capitolo a parte è stato dedicato alla questione Firenze Fiera.

Paolo Marcheschi ha ricordato che “la Regione ha stanziato 38,5 milioni per riprendersi le mura della Fortezza due anni fa” e che adesso si trova davanti a un’incongruenza. “Abbiamo concesso alla società Firenze Fiera – ha detto ancora Marcheschi - il pagamento di un canone agevolato, scontato del 90 per cento; in pratica riscuotiamo 400 mila euro di affitto invece di 4 milioni. Gli investimenti e la manutenzione dovrebbero essere garantiti da Firenze Fiera anche con quei soldi risparmiati, invece ci troviamo davanti a un presidente che dice che se non gli vengono dati finanziamenti non si possono fare investimenti, e davanti a una richiesta di ricapitalizzazione”. Anche Marco Manneschi (Idv) ha domandato chiarimenti in proposito e ha chiesto l’acquisizione del piano industriale e della valutazione dell’immobile.

I responsabili della Giunta regionale hanno confermato che la concessione stipulata prevede che gli investimenti siano a carico di Firenze Fiera e che la società ha l’obbligo di attuare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili.

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