Per la prima volta un grande ritratto di nobildonna di Pietro Annigoni

Raffigura la baronessa inglese di origine tedesca Stefania von Kories

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 ottobre 2013 23:45
Per la prima volta un grande ritratto di nobildonna di Pietro Annigoni

Una imponente tela di Pietro Annigoni, raffigurante la nobildonna inglese di origine tedesca Stefania von Kories zu Goetzen, è esposta per la prima volta nella grande rassegna ‘Pietro Annigoni: presenza di un artista’ nel 25° anniversario della scomparsa, che si terrà allo Spazio Mostre dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dal 15 ottobre al 6 gennaio. Il dipinto, di dimensioni considerevoli,ric (circa 3 metri per 2,50) è stato realizzato tra il 1958 ed il 1959 nello studio fiorentino del pittore in Borgo Albizi e ritrae questa figura nota in gioventù alle cronache mondane per l’avvenenza e gli straordinari gioielli che indossava.

La nobildonna, nata negli Stati Uniti nel 1938 e scomparsa lo scorso marzo, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Londra tanto da ottenere la cittadinanza inglese e si è particolarmente distinta per il suo impegno civile. Il maestro fu molto colpito da questa personalità vulcanica e di radiante bellezza al punto da farle un ritratto a figura intera di notevoli dimensioni, derogando ai suoi abituali standard. La tela è stata donata al Museo ‘Pietro Annigoni’ di Villa Bardini, con l’unica condizione, posta dalla proprietaria nel suo testamento, che fosse esposta al pubblico permanentemente.

Così adesso l’opera ritorna a Firenze, la città nella quale è stata concepita. L’esposizione, a cura di Emanuele Barletti con la collaborazione di Arabella Cifani e Franco Monetti, è promossa e realizzata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Guelpa di Ivrea con Rossella Segreto Annigoni. Gode del patrocinio di Regione Piemonte, Regione Toscana, Comuni di Bagno a Ripoli, Firenze, Ivrea, Milano, Pontassieve, Stia, e si avvale della collaborazione con le Fondazioni Parchi Monumentali Bardini e Peyron e Rinascimento Digitale. Tante le curiosità e le opere mai viste per complessivi 150 pezzi che provengono dal Fondo Annigoni dell’Ente Cassa, dalla Fondazione Guelpa e da collezioni pubbliche e private che rivelano un Annigoni in parte sconosciuto.

In occasione della mostra sarà riaperto al pubblico, a cura di Samuel Marcuccio, con nuovi spazi ed un nuovo allestimento, il Museo ‘Pietro Annigoni’ nato nel 2008 per esporre permanentemente opere e disegni ceduti dai figli del pittore Benedetto e Ricciarda. Il catalogo (Polistampa) contiene testi di Sabrina Baldanza, Emanuele Barletti, Paola Caleri, Giuseppe Cardillo, Arabella Cifani, Thyge Christian Fons, Franco Monetti, Michela Morelli, Pekka Tarkka, Emanuela Torriani.

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