Riforma 118: volontariato può essere gestito dal pubblico?

Corsinovi rivendica la dignità, la tradizione e la cultura del volontariato, parte integrante del sistema sanitario toscano, come riconosce la stessa legge regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2013 14:07
Riforma 118: volontariato può essere gestito dal pubblico?

“Il volontariato non è uno strumento del sistema pubblico, che lo ‘gestisce’ a suo piacimento per offrire servizi risparmiando risorse.” Lo afferma Alberto Corsinovi, responsabile delle Misericordie della Toscana, che questa mattina ha partecipato alla prima riunione della Commissione tecnica sul 118. “Come componente di questa Commissione, da oggi non intendo più entrare nel merito del dibattito sul 118, né dei lavori della Commissione –dice Corsinovi- ma credo che occorra prima fare una precisazione per evitare che si affermi una concezione sbagliata del rapporto tra pubblico e volontariato.” Una precisazione determinata dalle parole del vicesindaco di Firenze Stefania Saccardi che, in un’intervista pubblicata ieri dalla cronaca fiorentina de La Repubblica, ha definito il 118 “un call center dove lavora gente preparata e capace di gestire le risorse del volontariato.” “Conosco e apprezzo Stefania Saccardi da anni –dice Corsinovi- e per questo sono rimasto sorpreso dalle sue dichiarazioni.

Alla luce della sua storia e dei rapporti fecondi che ha avuto finora con il volontariato credo che vadano considerate solo come uno ‘scivolone’, in considerazione del dibattito politico all’interno del Pd, nel quale non ho titolo né intenzione di entrare. Ritengo però indispensabile chiarire questo punto.” “Il volontariato –afferma Corsinovi- è parte integrante del sistema sanitario della Toscana, come riconosce la stessa legge regionale 70 del 2010, e non uno strumento che il pubblico utilizza per garantire servizi risparmiando.

Solo in questo spirito è possibile continuare una collaborazione proficua che ha garantito ai toscani e ai fiorentini un’assistenza di primissimo livello.” “Le Misericordie operano a servizio di chi ha bisogno da prima che venisse costruito Palazzo Vecchio, non hanno bisogno, né sono disposte a farsi ‘gestire’ dal pubblico. Sarebbe un tradimento per la nostra storia, i nostri valori e i nostri ideali.”

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