Comune di Firenze: taglio alle indennità aggiuntive dei dipendenti

Secondo i sindacati arbitrario e illegittimo recuperare 9 milioni di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2013 22:23
Comune di Firenze: taglio alle indennità aggiuntive dei dipendenti

Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro fra l’Amministrazione Comunale e la RSU, nel corso del quale l’Amministrazione ha comunicato che sono state predisposte 3.233 lettere di messa in mora per altrettanti lavoratori dell’Ente. Le cifre richieste ai lavoratori e alle lavoratrici variano da 100 € a oltre 18.000 € e sono riferite al periodo 2003 – 2012 e riguardano 9 diverse indennità che sono quelle per le quali era già stato sospeso il pagamento. Dei 3233 lavoratori/trici coinvolti 1846 sono ancora in servizio, mentre gli altri non hanno più un rapporto di lavoro con il Comune di Firenze (pensionati, trasferiti, tempi determinati, ecc).

A coloro che avrebbero un cosiddetto “debito” fino a 100 € non arriverà comunicazione scritta, ma l’azione di recupero partirà dal mese di dicembre per gli altri ci sarà la messa in mora in modo formale con un piano di rientro massimo in 72 mesi. I lavoratori e le lavoratrici colpite operano in quasi tutte le Direzioni, ma i più grossi addensamenti si trovano fra la Polizia Municipale e l’Istruzione. Le lettere di messa in mora ai dipendenti del Comune di Firenze, decise dall’Amministrazione Comunale e che prevedono un piano di recupero di 9 milioni di euro dalle tasche dei lavoratori a partire dal mese di dicembre 2013 non devono essere inoltrate secondo CGIL CISL UIL di Firenze, che ritengono la decisione di procedere al piano di recupero assolutamente immotivata e di una gravità inaudita.

Pertanto i sindacati diffidano l’Amministrazione Comunale a compiere questo atto arbitrario e illegittimo. "La scelta politica dell’Amministrazione Renzi è sempre più chiara -commenta l'USB del Pubblico Impiego- far pagare sempre gli stessi, che poi son quelli che mandano avanti i servizi e gli uffici e che hanno subito in questi anni fra mancati rinnovi contrattuali e tagli un forte impoverimento delle loro retribuzioni, mentre permangono invece i privilegi dei non pochi assunti a chiamata e non.

Al di là delle azioni di difesa legale che verranno messe in atto per bloccare la messa in mora, occorre una presa di posizione forte che veda tutti i lavoratori e le lavoratrici (e non solo un avanguardia) attivi e determinati per difendere la professionalità, il salario e i diritti ormai troppe volte calpestati da questa Amministrazione". L’amministrazione comunale precisa che la “messa in mora” individuale, che interesserà meno della metà degli attuali dipendenti del Comune di Firenze, è un atto dovuto di cui le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) erano a conoscenza.

Si tratta di una scelta ineludibile, maturata in seguito all’ispezione del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2009 e agli atti che ne sono conseguiti da parte della Corte dei Conti per evitare la prescrizione delle somme da restituire.

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