Tares, IMU e sblocco dei pagamenti ai fornitori, le priorità

Tares, IMU, Decreto sullo sblocco dei pagamenti della Pa e questioni ancora aperte della finanza locale, domani un incontro a Palazzo Chigi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2013 19:54
Tares, IMU e sblocco dei pagamenti ai fornitori, le priorità

Questi alcuni dei temi al centro di un incontro che una delegazione dell’Anci, guidata dal presidente, Graziano Delrio, avrà domani pomeriggio alle ore 15, a Palazzo Chigi, con il presidente del Consiglio Mario Monti. Oltre a Monti saranno presenti il sottosegretario Antonio Catricalà, e dei ministri dell'Economia, Vittorio Grilli, degli Affari europei, Enzo Moavero, della Coesione, Fabrizio Barca. “Speriamo che dall’incontro di domani – commenta il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani – giungano buone notizie per gli enti locali che, come da più tempo denunciamo, non hanno più alcuna forza per garantire i servizi essenziali per la comunità locale.

E i primi a subirne le conseguenze, sono i cittadini, specialmente quelli che vivono nei territori marginali, piccoli, rurali e montani”. È stato approvata oggi, praticamente all’unanimità (solo due astenuti: Galan e Antonio Martino del Pdl), la nota di variazione alle previsioni economico-finanziarie del governo per consentire a quest’ultimo di emanare in tempi rapidissimi, probabilmente già nei prossimi giorni, il decreto-legge per lo sblocco del pagamento di 40 mld di euro di arretrati (20 nel 2013 e 20 nel 2014) dovuti alle imprese fornitrici e appaltatrici dalle pubbliche amministrazioni. La quantità di arretrati pagabile nei due anni dai comuni italiani è pari a 19 mld di euro.

Per effettuare i pagamenti i comuni potranno utilizzare l’avanzo di amministrazione disponibile. Si è inoltre deciso di utilizzare la possibilità concessaci dalla Unione Europea di fare 800 mln di euro di investimenti non computati nel deficit: in sostanza una mini golden rule. «Si tratta – commenta l’onorevole Dario Parrini (Pd) – di un primo passo molto importante. Servirà per dar fiato e liquidità al sistema delle imprese duramente provato da una lunga recessione.

Il decreto governativo definirà i dettagli, ma siamo senz’altro di fronte a una buona notizia e a una boccata d’ossigeno che vale diversi decimali di pil. Ora lo sforzo dovrà continuare su altri fronti: rinvio della Tares e dell’aumento dell’Iva; revisione dell’Imu; rifinanziamento degli ammortizzatori sociali; copertura finanziaria per un’ulteriore tranche di esodati; riduzione delle tasse su lavoratori e aziende. Per questo è fondamentale che si giunga presto alla formazione di un nuovo governo in grado di raccogliere la fiducia dei due rami del Parlamento».

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