Renzi incontra Monti: rotti gli indugi? ''Incontro istituzionale''

Il primo cittadino del capoluogo toscano a colloquio con l'ex premier. Gli scenari politici sono in costante evoluzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2013 17:56
Renzi incontra Monti: rotti gli indugi? ''Incontro istituzionale''

Il sindaco di Firenze Matteo Renzi si è recato oggi a Palazzo Chigi, dove ha incontrato il premier Mario Monti. ''E' stato un incontro istituzionale'', ha detto ai cronisti prima di raggiungere la sede dell'Anci, l'associazione nazionale dei comuni. Domani Renzi presenzierà alla direzione del Pd dove sono attese novità sui nuovi ruoli e su quel che ha prodotto la profonda riflessione interna post voto. Pier Luigi Bersani è il candidato unico a governare il Paese? Ne usciranno facce e nomi nuovi, oppure un proclama verso Beppe Grillo e Silvio Berlusconi affinché si organizzi un governo 'di transizione'? Ma le nomine 'esterne' passerebbero per il Quirinale.

Il Presidente Giorgio Napolitano è chiamato secondo molti al momento più difficile della sua storia politica a capo dello Stato, solo attraverso le consultazioni che si terranno al Colle, infatti, potrà leggersi in modo chiaro il futuro, seppur a breve termine, per l'Italia. Ma l'incontro scuote il PD. Perché Monti ha ricevuto Renzi? “O lo ha ricevuto per ragioni legate all'amministrazione comunale di Firenze oppure è un incontro improprio”: così Michele Emiliano, Sindaco PD di Bari, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora'.

Secondo lei - gli chiedono i conduttori - qual è dei due motivi? “L'unica ragione legittima è che la visita sia legata al Comune di Firenze”. Cosa ne pensa di Monti? “Io farei delle domande a chi lo ha spinto a candidarsi". In che senso? "Io a Monti ho sempre voluto bene ma è quello che ha fatto da premier è stato tutto sbagliato, dall'inizio alla fine. Questa cosa mi addolora, perché Monti poteva dare molto all'Italia”, ha detto Emiliano a 'Un Giorno da Pecora'. Prove di dialogo tra il grillino Alfonso Bonafede e il Sindaco PD di Bari Michele Emiliano.

E' successo oggi a 'Un Giorno da Pecora', su Radio2, quando nel corso della puntata i conduttori chiesto al neodeputato M5S se era disponibile ad un governo col Partito Democratico. “Noi al governo ci andremmo, ma da soli”. Ma – gli hanno fatto notare - voi non avete i numeri per farlo. “Non so quanti altri li abbiano in questo momento”. Sabelli Fioretti e Lauro, a questo punto, hanno fatto presente a Bonafede: Emiliano ha proposto di dare l'incarico di premier a Beppe Grillo. A lei andrebbe bene? “Grillo sicuramente accetterebbe l'incarico, se si potesse fare un governo tutto nostro,”.

Ascoltata questa risposta, è stato Emiliano stesso a rilanciare: “io domani andrò alla direzione del PD, interverrò e cercherò di spiegare cosa ho in testa. Se il M5S non accetterà il nostro unico candidato, che è Bersani, io proporrò al mio partito di accettare un governo Cinque Stelle. Voi ci stareste?” La risposta di Bonafede è stata chiara: “accetteremmo senz'altro”. Conclusa positivamente 'l'alleanza radiofonica', il neoeletto M5S ha rivelato anche per chi votata prima di conoscere Grillo: “nella mia precedente vita ero un simpatizzante del centrosinistra”.

Infine Emiliano, fedele alle metafore tanto amate anche da Bersani, si è lanciato anche lui in un paio considerazione su Grillo e il PD: "Grillo? A casa mia quando uno ha voluto la bicicletta, poi deve dargliela”. E ancora: "in questo momento è un gatto che sta giocando coi topolini, che purtroppo ora siamo noi del PD", ha concluso il Sindaco di Bari a 'Un Giorno da Pecora'. I fedelissimi. I coordinatori dei circoli Pd della città di Firenze ribadiscono il loro sostegno al segretario nazionale Pierluigi Bersani e ai punti salienti del suo programma di governo, centrato su moralità e lavoro, dicendo no a un ipotesi di alleanza con il Pdl.

Lo fanno in una lettera inviata proprio oggi a Bersani in vista della direzione di domani mercoledì 6 marzo, di seguito il testo.

Caro Bersani, abbiamo fiducia in te e sosteniamo con convinzione il progetto per il futuro governo che hai delineato ed in particolare il netto no a ogni ipotesi di "governissimo" con il PDL. Confidiamo che questa tua linea verrà unanimemente condivisa dalla direzione nazionale di mercoledì. Nel pieno rispetto delle prerogative del Capo dello Stato ci auguriamo che sia tu il Presidente incaricato.

A fronte della precaria situazione parlamentare, di risultati che chiedono un profondo rinnovamento, della drammatica crisi economica che travaglia il paese, siamo sicuri che saprai proporre alle Camere - e alla responsabilità di ogni singolo parlamentare - un programma di svolta radicale: centrato sui temi della moralità, sul lavoro, sulla tutela dei beni comuni, sulla lotta alla criminalità economica, sul conflitto di interessi, sulla legge elettorale e sulla riforma delle istituzioni, sui costi della politica, sulla riduzione dei parlamentari.

Leggi e riforme che restituiscano sovranità ai cittadini, efficienza alle istituzioni, dignità al lavoro e fiducia nel futuro. Per dare più credito alla volontà di cambiamento di cui sei interprete, chiediamo - tuo tramite -a tutti i neoeletti parlamentari l' applicazione del codice etico del partito e a tutto il gruppo dirigente di compiere un'azione unitaria e coesa di tutto a sostegno del tuo non facile tentativo per il bene del Paese. Un sincero abbraccio democratico

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