Morganti (Lega Nord): anziché le Province si dovevano abolire i micro-comuni

Il deputato europeo intervistato da Nove da Firenze nei giorni scorsi a Bruxelles

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2012 08:47
Morganti (Lega Nord): anziché le Province si dovevano abolire i micro-comuni

BRUXELLES- Difende la Province e propone l'aggregazione dei Comuni troppo piccoli, all'interno di una riforma macroregionale degli enti locali. Questa la linea della Lega Nord ribadita dal parlamentare europeo Claudio Morganti nel corso di un incontro con giornalisti toscani che ha avuto luogo nei giorni scorsi al Parlamento UE di Bruxelles. “Con la riforma che sta per essere varata dal Governo il rischio sarà di avere tantissimi piccoli comuni, con una modesta capacità amministrativa e scarse risorse finanziarie, per di più molto distanti dal ente superiore, la Regione -spiega il deputato pratese, il più meridionale della Lega Nord- le tre macroaree di probabile creazione in Toscana, non sarano certo la soluzione del problema dei comuni, la cui gracilità non è stata sfiorata dal Governo Monti”. Ma non lo soddisfa il fatto che proprio Prato possa essere uno dei capoluoghi? “Una macroareea unica, coincidente con il confine regionale sarebbe stata la vera soluzione -risponde Morganti- con la riforma in discussione il risparmio invece sarà risibile.

Piuttosto si sarebbero potuti colpre enti inutili, come quelli di Bonifica e tutti quelli che gestiscono la distribuzione dei servizi pubblici”. E a livello UE come viene percepita la manovra di riforma italiana? “A Bruxelles si è messo in moto un processo che potrebbe dare vita al Comitato delle Regioni, un nuovo soggetto che dovrebbe affiancare Commissione, Parlamento e Consiglio d'Europa -afferma l'on. Morganti- è forse questo chiarirà anche in Italia la direzione che avremmo dovuto prendere.

La crisi economica accelererà il fenomeno, anche in un paese come l'Italia, che messo a confronto con altri, come la Spagna, manifesta ancora una scarsa sensibilità. Il futuro ci promette regionalismo e autonomie”. N. Nov.

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