Polizia Ferroviaria a Firenze spostata nel magazzino delle scope

E’ quanto accade alla Polizia Ferroviaria di Firenze che ha subito lo spostamento dai locali storicamente in uso alla Polfer e collocati in testa al binario 16, verso una sorta di sgabuzzino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2012 15:06
Polizia Ferroviaria a Firenze spostata nel magazzino delle scope

"Che la Polizia di Stato oramai sia diventata una sorta di Cenerentola non è certo un mistero ma che, addirittura, si privilegi la collocazione di un magazzino a scapito di uffici di Polizia, pare sicuramente eccessivo" a dirlo è il Segretario Generale del Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia, Riccardo Ficozzi. E’ quanto accade alla Polizia Ferroviaria di Firenze che ha subito lo spostamento dai locali storicamente in uso alla Polfer e collocati in testa al binario 16, verso una sorta di sgabuzzino (per fare spazio al magazzino in uso ad un esercizio commerciale della stazione Firenze SMN). "Oggi, passando dai precedenti oltre 100mq agli attuali 23mq, la Polizia Ferroviaria opera in condizioni insalubri, assolutamente insicure ed addirittura vergognose.

In quell’angusto locale, oltre agli arredi necessari per un “ufficio”, è presente un servizio igienico ed una sorta di “camera di sicurezza” per i cittadini fermati (vano a cui si è addirittura dovuta togliere la porta per ragioni di spazio!). Ne consegue che, oltre alle condizioni operative disastrose, sovente i cittadini che si recano presso il posto di Polizia Ferroviaria della stazione Firenze SMN (anche solo per sporgere una denuncia) si vedono costretti a stare a stretto contatto con persone che si trovano in stato di fermo (non raramente in condizioni igienico-sanitarie pessime). Ma se ciò non bastasse, il “tugurio” in cui è stata collocata la Polizia Ferroviaria pecca delle benché minime misure di sicurezza.

Basti pensare che, un ufficio di polizia collocato in mezzo ad una stazione ferroviaria ha, al posto delle pareti, delle vetrate (che non consentono peraltro di vedere cosa accade all’esterno) e, come unica fonte di sicurezza, beneficia di una telecamera collocata sopra la porta d’ingresso che, paradossalmente, non è collegata a monitor all’interno di quello stesso locale. In sostanza, un malintenzionato, potrebbe fare qualsivoglia attività all’esterno del posto Polfer ed in danno di chi si trova all’interno, senza che i poliziotti che ivi operano possano accorgersi di niente. Lo sconcerto del SIULP comunque, è amplificato dal notare l’immobilismo del dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria che, dinanzi a tale situazione, non ha fatto e non fa alcuna resistenza consentendo che la Polizia di Stato sia, di fatto, riconosciuta meno importante del magazzino di un bar. Tutto ciò è assolutamente intollerabile, ridicolo e vergognoso e lo è ancor di più se si pensa, appunto, che tale spostamento è stato deciso per liberare i vecchi locali ed adibirli a magazzino.

A niente sono valse le reiterate proteste del SIULP che ha dovuto registrare come “la salute di qualche attività commerciale” sia stata privilegiata rispetto “alla salute dei poliziotti ad alla sicurezza dei cittadini” che si trovano all’interno della stazione. Il SIULP, comunque, richiederà l’intervento degli organi di vigilanza interni alla Polizia di Stato ma anche quello dell’ASL e denuncerà qualsiasi problematica che si verificherà e che dovesse essere causata da tale indegna collocazione logistica".

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