Pendolari in Toscana: presto addio alla Direttissima? 'No', risponde Ceccobao

La protesta del comitato per due treni deviati sulla linea lenta aretina nelle ore di punta a causa delle interferenze di Frecciarossa e Italo sulla Firenze-Roma.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2012 13:20
Pendolari in Toscana: presto addio alla Direttissima? 'No', risponde Ceccobao

«Ieri due treni dei pendolari del Valdarno sono stati deviati dalla linea direttissima Firenze-Roma e dirottati sulla lenta aretina per Pontassieve, durante le ore di punta del pomeriggio, a causa delle interferenze di Frecciarossa e Italo». E' questa la protesta del portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, dopo l'ennesimo disservizio e ritardo del treno Firenze-Foligno delle 18.12 e del Firenze-Roma delle 19.12 di ieri. «I pendolari del Valdarno devono dire addio alla Direttissima, visti i continui dirottamenti sulla linea lenta, con conseguenti ritardi e tempi più lunghi di percorrenza?» chiede Da Re, rivolgendosi in particolare alla Regione Toscana, che nel maggio scorso aveva aperto un tavolo di confronto con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana, responsabile della circolazione ferroviaria.

«Ferrovie e Regione dovevano darci una risposta e trovare soluzioni entro breve tempo - continua il portavoce dei pendolari - ma a distanza di 5 mesi si è visto solo l'aumento dei dirottamenti dalla direttissima e le prese in giro di Trenitalia nei confronti dei pendolari». Da Re considera inaccettabili le giustificazioni date ieri da un controllore di Trenitalia a bordo di un treno regionale appena deviato sulla linea lenta: "non mi ero neanche accorto della deviazione", "dieci minuti di ritardo sulla lenta o sulla direttissima non fanno differenza", "sulla direttissima ci sarà stato qualche problema o l'intasamento da treni veloci". Il portavoce del comitato chiede perciò alla Regione più impegno e una maggiore attenzione ai disagi e ai disservizi subiti dai pendolari del Valdarno che, ricorda Da Re, «con oltre 8000 presenze quotidiane nelle proprie stazioni rappresentano il quarto polo di pendolarismo di tutta la Regione, dopo le stazioni di Firenze SMNovella, Pisa e Firenze Rifredi». La risposta della Regione Toscana.

"La linea Direttissima Firenze-Roma è e sarà utilizzata anche dai treni regionali toscani, nel pieno rispetto del contratto di servizio che regola i rapporti tra Regione Toscana e Trenitalia" con questa precisazione l’assessorato regionale ai trasporti interviene sul futuro del servizio pendolare sulla linea Firenze-Arezzo-Chiusi-Roma, che negli ultimi giorni ha assistito a casi di ritardi o di treni deviati dalla Direttissima alla linea tradizionale per interferenze tra le tratte regionali e quelle dei treni ad alta velocità nazionale. L’assessore Ceccobao ricorda di essersi attivato già da maggio nei confronti di Trenitalia e Rete ferroviaria italiana, sia a livello regionale che nazionale, per segnalare tali interferenze e di aver richiesto una soluzione urgente che partisse dal recupero di una maggiore puntualità dei treni AV "Nonostante un accurato lavoro di monitoraggio della situazione, però, non sono ancora state fornite risposte soddisfacenti". La Regione Toscana ha inoltre chiesto a Trenitalia e Rete ferroviaria italiana che il problema delle interferenze tra traffico ferroviario regionale e treni ad alta velocità sia affrontato anche alla luce della recente attivazione del passante AV di Bologna.

La nuova infrastruttura, infatti, dovrà contribuire non soltanto ad una diminuzione dei tempi di percorrenza per i treni AV, ma soprattutto a migliorare la loro puntualità nel loro passaggio nel nodo di Firenzee, di conseguenza, a ridurre le interferenze con i treni regionali.

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