Patto per la notte, arriva la patente a punti per i locali di Firenze

La Movida ha le ore contate? A Firenze si contano anche i punti: si parte da 20, come per la patente. Se il patto non funziona le regole verranno estese a tutti come norme generali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2012 13:14
Patto per la notte, arriva la patente a punti per i locali di Firenze

Da oggi a Firenze la Movida ha la patente a punti. I gestori dei locali dovranno vedersela con 20 punti a loro disposizione da incrementare o perdere per ottenere vantaggi o perdere il locale. "Siamo all'ultimo capitolo del lavoro avviato a giugno - spiega Dario Nardella, vice sindaco di Firenze - sul Patto per la notte da applicarsi tra la città e gli operatori per la Movida notturna, un problema sentito molto in città. Nel regolamento avevamo previsto che avremmo sviluppato il sistema di verifiche e sanzioni.

Altrimenti il patto sarebbe stato un mero meccanismo legato al volontariato. Mi ritengo molto soddisfatto del lavoro svolto: si tratta di una 'stagione' legata alla notte fiorentina che non è ridotta al solo periodo estivo, si tratta dunque di un impegno che abbraccia un lungo periodo di convivenza urbana. Il sistema sarà sicuramente perfettibile". La tabella è legata al patto e dunque è vincolante: per ogni violazione esiste un parametro di controllo ed un punteggio.

Si tratta di un meccanismo simile alla patente a punti. Si parte da 20 punti e si perdono punti via via che vengono riscontrate violazioni. Al di sopra dei 15 punti si mantengono dei vantaggi: si è accreditati, ad esempio, come operatore affidabile e quindi amico della città godendo del patrocinio per iniziative organizzate dal locale stesso e si ha diritto alla partecipazione ai tavoli di dibattito su progetti amministrativi legati alla movida. Come avviene per il Codice della Strada si può incrementare il punteggio, si aggiungono infatti 4 punti per i mesi di buona condotta.

Chi supera i 20 punti può chiedere estensione di orario rispetto alle pertinenze in concessione. Ma perché devo firmare il patto? "Vero è che si finisce sotto la lente di ingrandimento, ma si attua un meccanismo che offre benefici. Chi firma deve rispettare il patto però" risponde Nardella. Sottrazione di punti: "La violazione è rapportata all'articolato del patto. Ad esempio si perdono 5 punti facendo forti sconti sulla vendita di bibite, 3 punti se la bibita da asporto non è conforme e viene venduta in contenitori aperti.

Assembramenti fuori dal locale e mancata pulizia dello spazio esterno valgono 5 punti in meno, lo stesso avviene nel caso di mancanza di assistenza alla clientela dopo le ore 23. Chi arriva a zero rischia la chiusura del locale. La Polizia Municipale verbalizza ciò che accade, non gira con la tabella in mano. Il verbale fa scattare la sanzione a prescindere dalla partecipazione o meno al patto. Il verbale viene registrato dagli uffici competenti ed a quel punto viene effettuato il controllo sui firmatari". L'Amministrazione valuterà i "casi gravi" descritti nel patto.

Lo stesso è elemento di valutazione. "Se tu gestore arrivi a zero punti - spiega Nardella - ed hai un dehor, per noi la grave violazione che comporta la perdita dello spazio esterno è il fatto stesso di essere arrivato a zero punti. Chi non firma il patto, altro esempio, e viola il regolamento, davanti alla necessità di valutare la gravità troveremo elemento di tale gravità la mancata adesione al patto". Adesioni? "A Santo Spirito hanno firmato tutti, in via de' Benci ne mancano uno, forse due..

la percentuale di adesioni è buona, però se alla fine vediamo che non funziona (restano ancora fuori zone come San Niccolò o via Palazzuolo) se dovessero avvenire incidenti o riscontrassimo problemi il patto che non funziona si scioglie. Le norme del patto saranno a quel punto assorbite come norme fondamentali e varranno per tutti" AntLen

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