Padule di Fucecchio, nessuna giustificazione alla sottrazione di acqua

L’assessore Talini chiede maggiori controlli per combattere i prelievi idrici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2012 16:08
Padule di Fucecchio, nessuna giustificazione alla sottrazione di acqua

L’eccezionalità delle condizioni meteorologiche di questo periodo, caratterizzate da una assenza prolungata di piogge, ha avuto come logica conseguenza una carenza di acqua anche all’interno del Padule di Fucecchio. Una carenza tale da causare danni anche all’ecosistema. La moria di pesci verificatasi negli ultimi giorni nell’Usciana ne è un esempio. Massimo Talini, assessore all’ambiente del Comune di Fucecchio, chiede che vengano intensificati i controlli da parte degli enti preposti, in particolare per evitare il prelievo di acqua. “In questo momento – dice Talini - deve essere assolutamente vietato l’attingimento delle acque dai canali all’interno della riserva.

Nessuna finalità giustifica il prelievo di risorse idriche dal Padule in una situazione come quella attuale. Il Comune di Fucecchio, consapevole che il Padule è una delle aree naturalistiche più importanti a livello nazionale, da sempre lavora concretamente per la sua salvaguardia e per la valorizzazione della riserva naturale ed ha avuto un ruolo determinante per la definizione del protocollo d’intesa, siglato nel 2010 tra vari enti, per garantire il mantenimento di un livello minimo di acqua”. Prima ancora erano state messe in campo tutta una serie di azioni per il miglioramento di tutto l’ecosistema dell’area grazie all’installazione di impianti di ossigenazione idrica.

“Quello dell’ossigenazione dei canali – spiega Talini – è un progetto che ha una grande rilevanza tanto da essere stato premiato dalla Regione Toscana come una delle migliori pratiche in tema di ecoefficienza”. Ma la tutela del Padule non passa soltanto attraverso le azioni di salvaguardia. “E’ dal 2004 – aggiunge Talini – che abbiamo firmato un protocollo, insieme ad altri enti, con l’obiettivo di allargare i confini della riserva naturale. Noi siamo ancora della stessa convinzione e cioè che tale allargamento porterebbe soltanto benefici”

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