Sanità toscana, un tempo era la migliore? Un lettore scrive ad Enrico Rossi

Nel giorno nero della sanità a causa degli errori commessi a danno di ignari pazienti, una lettrice scrive al governatore toscano per segnalare il proprio caso di malasanità in Toscana. Una eccellenza che tramonta?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2012 16:29
Sanità toscana, un tempo era la migliore? Un lettore scrive ad Enrico Rossi

Malasanità e tagli al sistema: due più due. Si sbaglia per colpa dell'incertezza? Cosa è accaduto a Careggi dopo che un paziente è deceduto a seguito di una trasfusione errata? Si indaga. Ma Enrico Rossi a margine di una conferenza stampa ha dichiarato a toni forti: "Sono il presidente della Regione Toscana e rivendico la correttezza di quanto è stato fatto in termini di comunicazione.

Abbiamo avvisato immediatamente gli organi competenti. Non esiste una legge che imponga di dover avvisare gli organi di stampa, per questo del fatto eravamo informati io e l'assessore e tutti coloro che dovevano sapere cosa fosse successo" ecco.. se muore qualcuno in una struttura pubblica, per colpa di un presunto errore, è giusto che la gente lo sappia immediatamente? "In più, ma è una mia decisione - ha aggiunto Rossi - una scelta mia che aggiungo a quanto già è stato fatto e viene fatto regolarmente, sento la necessità che di casi gravi se ne dia notizia immediata per evitare fraintendimenti, incomprensioni, dubbi, strumentalizzazioni e macchinazioni.

Ancora una volta registriamo come l'opposizione che ora chiede le dimissioni dell'assessore Luigi Marroni neo nominato, sia l'ennesima alzata di gomito da parte di chi ancora una volta ha perso l'occasione di tacere" Qualcosa sta cambiando? Un lettore di Nove da Firenze scrive al presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per segnalare le vicissitudini attraversate durante la propria degenza presso il 'sistema' sanitario toscano. "Per anni ho frequentato il reparto di nefrologia dell'ospedale di Santa Maria Annunziata, qui ho eseguito la mia prima biopsia renale" così scrive la cittadina fiorentina che riconosce all'ex assessore alla sanità durante il governo di Claudio Martini, di aver portato la sanità ad un buon livello "Forse era la migliore in Italia?". La lettrice descrive a Rossi un quadro negli ultimi tre anni rasserenante ed efficiente con il personale sanitario incontrato sia a Firenze che nei plessi di Pisa, ad esempio, di alta qualità.

Una strada, quella del trapianto di rene, che unisce donatore e soggetto ricevente attraverso una trafila di controlli preparatori e successivi legati alla delicata situazione immunitaria dove le difese calano e si diviene soggetti ad alterazioni ed attacchi esterni di virus e malattie gravi. "Cosa è accaduto nel 2012? Non ho più riconosciuto il mio Ospedale. Infermieri disorientati, spazi ristretti, esami delegati ad altre strutture. Si riceve una lista di esami ed il numero unico del Cup.

Ho trovato posto a Pistoia.. e la benzina costa anche per noi. L'ecocardiogramma e l'ecg le ho fatte all'Impruneta, in due giorni diversi perché non esiste l'accorpamento" un giro infinito per la Toscana in cerca dell'appuntamento perduto. "Le chiedo presidente se sia giusto risparmiare sui più deboli" è questo in sintesi il messaggio che la lettrice trapiantata di rene nel 2008 ha inviato al presidente Rossi che nelle ultime ore ha difeso la Sanità toscana anche davanti all'errore commesso nella struttura di Careggi dove si è verificato il drammatico caso di una trasfusione errata, "Non come a Roma - ha concluso Rossi - dove il caso del bambino al quale è stato iniettato in vena latte al posto di sangue, è ben diverso".

Intanto, con una lettera inviata oggi stesso, l’assessore Marroni ha dato indicazione a tutti i direttori generali delle aziende sanitarie toscane di comunicare prontamente eventi di questa tragica natura, oltre che agli organi competenti, anche all’esterno "Un episodio che sembra dovuto ad un errore umano, in quanto le procedure previste per le trasfusioni non sarebbero state rispettate. Verificheremo se, dietro quella che appare essere una svista imputabile ad una singola persona, possano celarsi invece altre criticità di tipo strutturale che avrebbero favorito il verificarsi di tale drammatico evento".

E' quanto dichiarato dal Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori in campo sanitario, l'on. Antonio Palagiano. "L’incidenza degli errori trasfusionali - ha aggiunto Palagiano - è ancora troppo elevata per ritenersi 'accettabile'. Gli eventi avversi dovuti a distrazioni sono, purtroppo, in aumento. Anche perché in un periodo di crisi economica, con blocco del turnover del personale sanitario, spesso i turni guardia prolungata non consentono un adeguato periodo di ristoro per garantire quella lucidità indispensabile agli atti medici.

E’ perciò necessario attuare i doverosi controlli - ha concluso Palagiano - che possano escludere un eventuale surmenage, correlabile all’evento avverso". AntLen

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