XX Festival Sete Sóis Sete Luas: Portogallo e Capo Verde

Ingresso libero al Centrum Sete Sóis Sete Luas, in viale Rinaldo Piaggio 82

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2012 15:31
XX Festival Sete Sóis Sete Luas: Portogallo e Capo Verde

Nel cartellone musicale del Festival Sete Sóis Sete Luas non poteva mancare l’appuntamento con il fado, quest’anno dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. A interpretarlo per il pubblico di Pontedera sarà, in prima nazionale, lunedì 16, il grande chitarrista portoghese Custodio Castelo accompagnato dalla voce di Cristina Maria. Custodio Castelo è unanimente considerato uno dei più grandi solisti al mondo di chitarra portoghese e il vero erede del grande Carlos Paredes.

Oltre ad essere un ospite fisso dei più importanti nomi del fado portoghese - Jorge fernando, Camané, Maria da Fé, Argentina Santos, Cristina Branco, Misia e, nella sua ultima tournée europea, Amalia Rodrigues - ultimamente è stato chiamato dai mitici Rolling Stones a partecipare al secondo volume di The Rolling Stone Project. A Pontedera si presenta con una delle migliori fadiste portoghesi della nuova generazione, Cristina Maria, per offrire uno spettacolo indimenticabile. Prima del concerto però, alle ore 21.30, a stupirci e a farci tuffare nella cultura tradizionale rumena, ci saranno le danze tradizionali del gruppo Dor Calator dalla Transilvania: 20 giovani talenti che, con musica, costumi tipici e danze, non lasceranno nessuno indifferente.

Il tutto naturalmente a ingresso libero. Martedì 17 la ricca agenda del Festival Sete Sóis Sete Luas marca un doppio appuntamento: con la musica e con l’arte di Capo Verde. Alle ore 21.30 al Centrum Sete Sóis Sete Luas sarà inaugurata la mostra “Triunfo da Independência Nacional” (“Trionfo dell’indipendenza nazionale”) dell’artista capoverdiano José Maria Barreto, che vi stupirà per i colori intensi con cui eleva un’ode al coraggio del suo popolo. Lo stesso popolo si esprimerà anche in musica, con i ritmi creoli dei Cordas do Sol che si esibiranno a partire dalle ore 22.

Il gruppo, fondato nel 1995 nell’isola di Santo Antão a Capo Verde, ha inciso con la prestigiosa casa discografica «Lusafrica» (la stessa che ha lanciato Cesaria Evora) l’album «Terra de Sodade», un omaggio alle donne capoverdiane che vivono nelle campagne. Cordas do Sol, ispirato dalle storie raccontate dagli anziani dell’isola, difende la tradizione musicale capoverdiana, attraverso il recupero di temi di lavoro dei contadini, utilizzando il creolo che arricchisce il repertorio e conferisce alle melodie un’emozione speciale.

É un progetto musicale che si nutre di una terra antica e arcaica come l’Africa, delle sue sfumature e dei suoi colori più intensi, ma che affronta anche la realtà del nostro tempo. Il gruppo è un riferimento fondamentale della musica capoverdiana e ha già realizzato importanti tournée internazionali in Francia, Portogallo e Spagna. Per i più curiosi e desiderosi d’immergersi a 360° nella cultura capoverdiana, il Festival Sete Sóis Sete Luas offre anche la possibilità di fare un’esperienza di sapori, degustando la tradizionale grappa capoverdiana – il grog – e apprezzando il forte aroma del caffè dell’isola di Fogo.

Ingresso libero.

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