Eurocargo Venezia: “Recupero dei fusti da portare a termine con ogni mezzo''

Gli assessori Grassi e Nista sottolineano che “ora è dimostrato che c’è anche un problema nell’immediato per l’incolumità di chi si trova a pescare casualmente i fusti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2012 15:40
Eurocargo Venezia: “Recupero dei fusti da portare a termine con ogni mezzo''

Livorno, 5 luglio 2012 - “Torniamo a chiedere con estrema forza l’intervento della Marina Militare perché vengano recuperati tutti i bidoni dispersi dall’Eurocargo Venezia”. Lo ribadiscono ancora una volta gli assessori all’Ambiente del Comune e della Provincia di Livorno Mauro Grassi e Nicola Nista, dopo avere avuto conferma dalla Capitaneria di Porto di Livorno che il fusto pescato ieri da un peschereccio viareggino faceva parte, con assoluta certezza, del carico caduto in mare il 17 dicembre scorso. “Siamo contenti – dicono gli Assessori - che la campagna di ricerca da parte della compagnia di navigazione abbia portato a recuperare la maggior parte dei 198 fusti dispersi.

Ma è più che mai evidente, dopo quello che è accaduto ieri, che l’operazione di recupero deve essere portata a termine. Se già avevamo messo in evidenza il pericolo di un inquinamento nel lungo periodo – sottolineano gli assessori - ora è dimostrato che c’è anche un problema nell’immediato per l’incolumità di chi si trova a pescare casualmente i fusti, perché il contenuto dei bidoni a contatto con l’aria è infiammabile”. Come ricordano gli assessori, gli Enti Locali insieme alla Regione Toscana e ai parlamentari di Livorno e di Viareggio Marco Filippi e Manuela Granaiola, e in sintonia con la raccolta di firme che viene fatta fra i cittadini livornesi, hanno chiesto a più riprese l’intervento della Marina.

“Abbiamo anche scritto al presidente Monti perché il Governo si attivi con tutti gli strumenti e i mezzi a disposizione, compreso l’eventuale utilizzo della Marina Militare, per consentire il recupero dei fusti nel minor tempo possibile, salvo poi rivalersi in danno con la Società Armatrice. Vogliamo una risposta”.

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