San Jacopino, in attesa della piazza, il dibattito si tiene sul web

L'articolo di Nove da Firenze sullo stato dei cantieri ha suscitato diverse opinioni, se ne è discusso sui Social Network. Commercianti e residenti sarebbero apparentemente distanti, in cerca di una piazza comune.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 luglio 2012 01:12
San Jacopino, in attesa della piazza, il dibattito si tiene sul web

Il nostro articolo sui lavori di riqualificazione di piazza San Jacopino sembra aver sollevato il velo su un problema che in tanti hanno vissuto nei mesi scorsi e vivono attualmente, la convivenza con il cantiere e l'attesa di una lieta e serena conclusione. Piazza San Jacopino è un luogo nevralgico per la città di Firenze, non solo per la mobilità che l'ha sempre vista interessata come scambio naturale tra il centro e la periferia, ma anche come cuore pulsante di vita sociale, che ha saputo mantenere forte e caratteristico il legame tra residenti e negozi di vicinato.

Una vicinanza ed una convivenza che però sembrano esser state messe in discussione dalla nuova urbanizzazione degli spazi vitali. E' accaduto questo? Per arrivare allo stato attuale dei lavori c'è chi in questi mesi ha subito enormi disagi, chi si è limitato a sbuffare e chi invece, in totale libertà, potrebbe non essersi accorto di niente. Siamo stati in piazza ed abbiamo parlato con i commercianti, con i loro clienti e con i residenti che, purtroppo, si sono detti poco fiduciosi sulla tempistica dettata dal Comune di Firenze a causa di continue 'sviste' ed inconvenienti che hanno allungato i tempi di alcune opere propedeutiche realizzate nell'area interessata.

Nessuno si è espresso circa la bellezza del progetto. Peccato. Magari però, lo hanno pensato. A voler rispondere all'articolo apparso sul nostro gionale sono il consigliere comunale Massimo Fratini (PD) e Marco Zecchi, autori del Blog NonsoloSanJacopino segnalando alla nostra Redazione il loro intervento congiunto: "Ormai è noto a tutti che i lavori della riqualificazione avrebbero creato dei disagi e non solo ai commercianti, che nuovamente si sono fatti sentire tramite il giornale "Nove" di Firenze lamentandosi per i “troppi e continui errori di valutazione” nella gestione dei cantieri.

Nell’articolo si parla anche di drastica riduzione del lavoro, fatto probabilmente possibile, e di licenziamento di dipendenti, sentenziando alla fine che saranno in pochi a godersi la piazza una volta finita. Insomma un coro di “era meglio prima”. Ci domandiamo se i commercianti hanno avuto anche un pensiero per i residenti che tutti i giorni subiscono gli stessi disagi, basti pensare alla ricerca di parcheggio, alla difficoltà nel ritornare a casa con la spesa, alla polvere che tutti giorni devono togliere dalle loro case, non solo spazzarla via dal negozio.

Eppure, nonostante l’indole di noi fiorentini allo storcere il naso su qualsiasi cosa si faccia, tanti residenti si sono espressi positivamente sulla riqualificazione, sia attraverso le pagine di questo blog sia durante gli scambi di parole per strada. L’interesse per quando finiranno i lavori non è più la priorità, tanto si è aspettato l’inizio di questa agognata riqualificazione. Gli errori nel lavoro possono essere fatti da tutti, in questo caso tecnici e operai.

Dobbiamo infatti dire per dovere di cronaca, che ieri l’escavatrice ha rotto accidentalmente un tubo dell’acqua posizionato più ' alto rispetto alla quota che dovevano raggiungere. Per fortuna il disagio per la mancanza erogazione e' stato contenuto, grazie al pronto intervento di Publiacqua. Ci dispiace quindi pensare che l’equazione perfetta del commerciante sia traffico e caos = lavoro e crediamo e ripetiamo ormai da tempo che la futura piazza darà la possibilità di ritrovare quello spirito di convivenza tra residenti e commercianti che contraddistingue una vera piazza.

Si tratta solo di avere ancora un po’ di pazienza. Vogliamo concludere facendo due inviti ai lettori: il primo è di non lasciare soli i negozianti, continuando a fare la spesa in piazza nonostante tutti i disagi presenti, il secondo è di sostenere tutti coloro che lavorano a questo progetto, dagli operai che lavorano sotto il sole, ai tecnici del Comune di Firenze che insieme ai residenti hanno condiviso questo bellissimo e difficoltoso progetto"

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