Continua lo sciame sismico nelle province di Modena e Ferrara

Terremoto in Pianura Padana-Emiliana con Magnitudo 5.9. Rossi chiama Errani: “La Toscana pronta ad inviare soccorsi”. Protezione civile toscana in stato di allerta. Il bollettino aggiornato della Provincia di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2012 09:48
Continua lo sciame sismico nelle province di Modena e Ferrara

Continua lo sciame sismico che ha coinvolto il nord Italia sin dall'inizio di questa giornata; tuttavia i nuovi eventi registrati, con epicentri sempre localizzati nelle province di Modena e Ferrara, risultano essere di magnitudo modesta (valore massimo: 3.2 della scala Richter) e la situazione è stazionaria. In totale si contano già 21 scosse nella pianura padana a partire dalle 01:13 di stanotte sino alle 09:23 di stamani (dati dell'Rete Sismica Nazionale dell'INGV). Il terremoto in Emilia Romagna ha fatto sei vittime, e una cinquantina di feriti, con gravi danni al patrimonio artistico e ad alcune fabbriche. Non sono presenti criticità in atto nella provincia di Firenze e non risultano danni a persone o cose.

Ma sulla rete ferroviaria alla Stazione di Santa Maria Novella si registrano già ritardi per Roma fino a 340 minuti a causa del terremoto di stanotte. Pronti ad aiutare l’Emilia Romagna. Già nella primissima mattinata il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha talefonato al presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani per comunicargli l’immediata disponibilità della Toscana a inviare personale e mezzi di soccorso “È già in moto la nostra struttura di protezione civile –spiega Rossi– Appena appresa la notizia ho chiamato il presidente Vasco Errani per manifestargli la nostra immediata disponibilità ad inviare aiuti, uomini e strutture per far fronte ad ogni necessità”. Protezione civile regionale in stato di allerta.

Già da domani mattina, se ce ne sarà necessità, 20 tecnici per il rilievo danni del settore ‘sismico’ della Regione Toscana saranno pronti a intervenire sulle aree terremotate dell’Emilia Romagna. Inoltre la Protezione civile regionale toscana- che già dalle prime ore della mattina aveva preso contatto con quella emiliana e quella nazionale – ha subito allertato la ‘colonna mobile’ dei soccorsi ed attende solo l’ok della Protezione civile nazionale per metterla in moto. La Toscana ha messo a disposizione della Protezione civile nazionale 4 moduli abitativi, 22 tende pneumatiche (di cui due di grandi dimensioni), 2 cucine da campo, 3 moduli bagno-doccia e 10 containers di grandi dimensioni destinati ad attività sociali. Nel video la gente in piazza Maggiore a Bologna alle ore 5.45 del 20 maggio 2012. Un terremoto di magnitudo 5.9 è avvenuto alle ore 04:02 italiane del 20 maggio 2012.

Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV nel distretto sismico Pianura padana emiliana. Le coordinate dell'epicentro 44.89°N, 11.23°E in profondità 6.3 km. Nella zona del terremoto le informazioni storiche contenute nei cataloghi non riportano eventi significativi in un raggio di 30-40 km dall'epicentro odierno. A maggiore distanza, lungo la fascia esterna dell’Appennino, sono riportati alcuni eventi storici di magnitudo inferiore a 6.0. Nel corso degli ultimi tre mesi l'area non è stata interessata da sismicità rilevante.

Negli ultimi anni la sismicità vi è stata un’attività sismica scarsa e sporadica lungo la fascia in compressione al bordo della Pianura Padana. Nelle ore precedenti la scossa di Ml 5.9 era avvenuto un evento di Ml 4.1 all’incirca nella stessa area, alle 1:42 (ora italiana). Il terremoto odierno è avvenuto una ventina di chilometri a nord della zona a pericolosità sismica media dell’Appennino settentrionale. Il calcolo del momento tensore ha rivelato il tipo di movimento avvenuto durante la scossa di M5.9.

Si tratta di un meccanismo compressivo con direzione di massima compressione nord-sud e piani di faglia orientati est-ovest. La magnitudo momento calcolata risulta di Mw = 5.9. Il terremoto odierno di ML5.9 è avvenuto in una zona a bassa pericolosità sismica, al confine settentrionale della zona in compressione della catena Appenninica sede di alcuni terremoti storici di Magnitudo inferiore a 6. Non sono riportati nei cataloghi terremoti storici significativi nel raggio di circa 30 km dall'epicentro.

La sismicità strumentale della zona è di basso livello. Nelle prime ore il numero di repliche non è molto alto. La replica più forte al momento (ore 7:30 italiane) è avvenuta alle 5:02 con Ml 4.9. Il tipo di movimento ricavato dal meccanismo focale del terremoto è coerente con le conoscenze sulla sismotettonica della regione.

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