Primarie: Pier Luigi Bersani pensa davvero ad altro?

La Toscana di Matteo Renzi prende male la replica del Segretario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2012 14:32
Primarie: Pier Luigi Bersani pensa davvero ad altro?

Tre giorni fa, in un'intervista al Corriere della Sera Matteo Renzi ha chiesto formalmente al segretario nazionale del PD di convocare le primarie per la candidatura del suo partito a ottobre, o a novembre, se si vota a marzo del 2013. "Mi pare che il Paese abbia altri problemi, ora non ho la testa per pensare alle primarie" ha replicato Pier Lugi Bersani, con poche parole, alla sfida delle primarie di partito. Il risultato è l'immagine del sindaco di Firenze come di un “antipolitico istituzionale”.

Quindi un autentico rinnovatore. Lo spirito del partito sulle Primarie del resto non è poi così omogeneo con quello del Segretario. E' vero che le “primarie” vengono definite dal segretario regionale Andrea Manciulli una “strullata” e dal segretario metropolitano di Firenze, Patrizio Mecacci, una cosa da “lunatici”, mentre il Presidente Nazionale del mio partito On. Rosy Bindi invoca il rispetto delle regole statutarie. Ma c'è anche in Toscana chi la prende male. "Come iscritto, come esponente del P.D e come rappresentante del PD nelle istituzioni, eletto dai cittadini nel consiglio comunale di Montelupo Fiorentino -afferma Paolo Londi, membro dell'Assemblea Regionale Toscana e dell'Assemblea Territoriale Empolese/Valdelsa- per le prossime Elezioni Politiche mi aspetto che gli organi dirigenti facciano rispettare lo Statuto del Partito Democratico per quanto riguarda Incandidabilità e incompatibilità, dopo tre 3 mandati consecutivi.

Come si nota la rottamazione, o meglio il rinnovamento, non è una invenzione di Matteo Renzi, ma è parte integrante del nostro statuto approvato a suo tempo all’unanimità dalla Assemblea Nazionale Quindi per fare alcuni esempi Rosy Bindi, Massimo D’Alema, Pierluigi Castagnetti, Franco Marini, Anna Finocchiaro, Michele Ventura, Giuseppe Fioroni, Franco Marini, Dario Franceschini (la lista naturalmente continua, basta controllare il sito web della Camera e del Senato ed è molto ampia) inizino a pensarci per poi trarne le logiche conseguenze politiche e istituzionali poiché anche i soggetti con piu’ di 3 legislature hanno approvato lo Statuto.

Se si ritiene sbagliato lo Statuto, si abbia il coraggio politico di convocare l'Assemblea Nazionale e cambiarlo". Valdo Spini invece parla d'altro: "Matteo Renzi ha detto che il centro-sinistra fiorentino deve saper avere un ruolo nazionale ed europeo.ed é giusto. Peccato che non abbia mai citato la vittoria di Francois Hollande in Francia o di Hannelore Kraft nel lander nord reno westfalia. In altre parole, Matteo Renzi continua a proporre al Pd e alla sua maggioranza il suo consueto schema politico.ma oggi la situazione è cambiata e il vero problema del centro-sinistra oggi è la costruzione di una piattaforma di vero riformismo che si inserisca nell'azione che sta svolgendo a livello UE per contrastare la recessione e saper coniugare rigore e crescita.Questa azione è guidata dal socialismo europeo cui non si volle a suo tempo far aderire il Pd".

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