Disabili, allo studio sistema per accesso libero in ztl con telecamere

Ci sta lavorando la Regione, insieme ad Uncem, Anci ed ai Comuni di Siena e Pistoia che parteciperanno alla sperimentazione che dovrebbe partire dopo l’estate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2012 15:42
Disabili, allo studio sistema per accesso libero in ztl con telecamere

Un sistema regionale per consentire il libero accesso delle persone con disabilità nelle zone a traffico limitato (ztl) delle città toscane. Ci sta lavorando la Regione, insieme ad Uncem, Anci ed ai Comuni di Siena e Pistoia che parteciperanno alla sperimentazione che dovrebbe partire dopo l’estate. Per questa prima fase la Regione ha messo a disposizione 150 mila euro. “Stiamo cercando di realizzare un sistema – ha spiegato l’assessore al welfare Salvatore Allocca – che consenta la massima libertà di circolazione a tutte le persone con disabilità che ne hanno diritto, nelle ztl dei comuni toscani che prevedano l’utilizzo di telecamere.

Accade spesso infatti, con il sistema in vigore, che vengano elevate sanzioni nei confronti di persone disabili in possesso di regolare tagliando, autorizzate ad entrare in ztl”. Attualmente chi ha un Tagliando Invalidi, che ha validità su tutto il territorio nazionale ed è personale, può esporlo ed aver diritto a circolare nelle ztl con qualsiasi automezzo, indipendentemente dall’intestazione del veicolo. Il problema sorge quando vengono impiegate telecamere per regolare l’accesso alla ztl.

In tal caso l’auto, se non è autorizzata, viene multata dalla Polizia Municipale. Questo accade anche nei confronti di vetture con persone disabili che esibiscono il tagliando, che però non viene riconosciuto dalle telecamere. In alcune città con varchi elettronici sono stati adottati regolamenti specifici per ovviare al problema: si può ad esempio ottenere l’autorizzazione segnalando il numero di targa del veicolo utilizzato oppure possono essere rilasciati permessi provvisori. La soluzione che Regione, Uncem e Anci stanno studiando, con il progetto denominato M.I.R.TO (Mobilità Interoperabile in Regione Toscana), punta invece alla creazione di un contrassegno invalidi in formato elettronico, recependo completamente lo spirito della normativa che lega il possesso del contrassegno alla persona e non al veicolo che la ospita, al contrario dei normali dispositivi di accesso alle zone a traffico limitato che vengono associati al veicolo.

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