Aumentano i bambini disabili nelle scuole dell’obbligo

L’assessore Di Giorgi: «Grazie anche ai servizi comunali Firenze è vissuta dalle famiglie come una città amica dei ragazzi con difficoltà». Preoccupazione per lo spending review

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2012 19:55
Aumentano i bambini disabili nelle scuole dell’obbligo

Anche i bambini in difficoltà possono imparare a scrivere con il computer. Perché esistono software speciali per abbattere molte delle barriere che impediscono a tanti disabili una vita migliore. A Firenze è attivo ormai da anni il ‘Centro Risorse Educative Didattiche (Cred)-Ausilioteca’, un servizio dell’assessorato all’educazione che opera nel settore delle disabilità e rappresenta un importante riferimento per le scuole fiorentine e regionali sia per la formazione che per la consulenza a insegnanti, educatori e famiglie.


 «Un servizio fondamentale – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – visto che è in crescita il numero dei bambini in difficoltà che frequentano i nidi, la scuola all’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado: erano 499 nell’anno scolastico 2010-2011, sono 509 quest’anno». 
Venerdì prossimo il Cred Ausilioteca, che ha sede in via Nicolodi 2, ha organizzato all’Auditorium Flog, al Poggetto, l’iniziativa ‘Tuttinsieme per l’IntegrAZIONE’, un momento di incontro, confronto e di presentazione delle esperienze presenti a Firenze per l’integrazione socio-educativa dei giovani disabili.

L’iniziativa è stata organizzata dall’assessorato all’educazione col sostegno della multinazionale del farmaco fiorentina ‘A. Menarini, industrie farmaceutiche riunite’. 
I dati forniti dall’ufficio scolastico provinciale relativi alle scuole del Comune di Firenze registrano complessivamente un leggero aumento della popolazione con handicap rispetto allo scorso anno scolastico. Scendendo nel particolare si evidenzia un aumento delle presenze di alunni disabili nella scuola dell’infanzia e in quella primaria e una diminuzione nella scuola secondaria di primo grado. 
«Firenze - ha rilevato l’assessore Di Giorgi – per il livello di servizi e il sostegno che riesce ad offrire alle famiglie, è vissuta come una città ‘amica’ dei bambini che presentano forme di disabilità o difficoltà di apprendimento.

Non è un caso se molti genitori con figli in situazione di svantaggio scelgono di trasferirsi nella nostra città».
«Il Cred Ausilioteca – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi - detta le linee d'indirizzo dei laboratori scolastici TUTTINSIEME e coordina la rete dei soggetti responsabili della loro realizzazione. Questa è una delle iniziative più rilevanti dell'Assessorato e occuperà un posto centrale nella manifestazione di venerdì prossimo. Il progetto TUTTINSIEME si rivolge alle scuole dell’obbligo e punta a promuovere l’integrazione del bambino/a con disabilità all’interno del gruppo classe».
Venerdì, alla Flog, saranno presentati i risultati di questa attività attraverso video, esposizioni di manufatti e brevi esempi di laboratori.
In questo anno scolastico sono stati proposti alle scuole 33 laboratori che riguardano cinque aree tematiche: i cinque sensi (laboratori sulle esperienze tattili, visive, sonore ecc.); psicomotricità ed espressione corporea; musica, danza e teatro; gioco, fiaba e comunicazione; sperimentare la diversità (laboratori per comprendere la disabilità, attraverso, ad esempio, giochi di ruolo e simulazioni).
Sono stati attivati 191 laboratori che hanno coinvolto 4211 tra bambini e bambine di cui 217 con disabilità.


«Questi progetti – ha spiegato l'assessore –non riguardano solo i bambini con difficoltà ma l’intera classe dove questi sono iscritti. Questa scelta ha una precisa filosofia: in una classe dove c’è un bambino disabile tutti gli altri diventano più bravi e preparati. Sicuramente saranno cittadini migliori perché abituati fin da piccoli a preoccuparsi degli altri».
 «Il Cred/ausilioteca, grazie anche ai fondi sociali europei – ha concluso l’assessore Di Giorgi – propone percorsi di formazione professionale per i ragazzi certificati più grandi.

Alcuni di loro trovano un lavoro, per quelli più gravi è certamente più difficile ma il fatto stesso di aver frequentato uno dei nostri corsi è stato fondamentale per permettere loro di acquisire un’autonomia che altrimenti sarebbe stata impossibile». 
«Menarini – ha dichiarato Ennio Troiano, Direttore Corporate Risorse Umane del Gruppo Menarini - condivide i valori di integrazione espressi dal progetto Tuttinsieme per i bambini disabili in età scolare. Questo progetto segue altri importanti investimenti di Menarini su infanzia e disabilità come la sponsorizzazione del Progetto P.I.T.A., progetto di intervento terapeutico in acqua in casi di psicopatologia grave, e la Wheelchair Sport danza e basket in carrozzina, sempre dedicati ai giovani».
L’associazione “Wheelchair Sport Firenze”, da sette anni attiva nella promozione della cultura sulla disabilità prevalentemente fra i giovani in età scolastica ed i loro genitori.

Grazie al sostegno di Menarini gli atleti delle “Volpi rosse” (pallacanestro in carrozzina) e della “Wheelchair Dance Firenze” (danza) possono contare su un partner che ne condivide i valori e l’impegno e possono proseguire con maggiore serenità nella loro attività che, nel corso degli anni, ha saputo coniugare con successo i valori dello sport con le potenzialità, spesso inespresse, dei giovani diversamente abili. I team sono costituiti da istruttori qualificati dal Comitato Italiano Paraolimpico, dalla Federazione Italiana Danza Sportiva e dalla Federazione Italiana Pallacanestro e da un gruppo di atleti con livelli di disabilità diversi ma uniti dalla grande passione per la pallacanestro e per la danza. Altro tema caldo è il taglio alla spesa pubblica.

C'è preoccupazione che si possa intaccare le risorse per l'educazione. «Siamo ben contenti se la spending review permetterà la riduzione degli sprechi e la razionalizzazione delle spese dei Ministeri. La preoccupazione nasce dall’ipotesi che il Governo Monti e i nuovi tecnici ingaggiati di recente possano considerare la scuola come una realtà dove affondare il ‘bisturi’ per realizzare risparmi». Lo dicono gli assessori all’istruzione della Toscana riuniti questo pomeriggio a Firenze con la responsabile regionale dell’Anci per la scuola Rosa Maria Di Giorgi per esaminare le questioni relative all’apertura del nuovo anno scolastico.
«L’istruzione e la formazione – ha aggiunto Rosa Maria Di Giorgi – sono già state oggetto di ‘risparmi’ devastanti che hanno già compromesso un settore fondamentale del nostro Paese.

I tagli alla scuola non sono stati affatto indolori e hanno mandato in affanno l' intero sistema. Il Governo segue una strada giusta se l’obiettivo è quello di razionalizzare e snellire la struttura centrale attraverso la riduzione del 50% di spese per fitti passivi e gestione degli immobili». 
«Resta però difficile capire come si potrà ottenere risparmi dai tagli alle spesa – ha proseguito la responsabile regionale dell’Anci per la scuola – quando le risorse sono state così ridotte che in questi mesi i Comuni, e qualche volta persino le famiglie, sono dovuti intervenire per provvedere a quanto necessario.

Dalla stampa si apprende che nel consiglio dei ministri è stata presa in considerazione ‘la razionalizzazione dei distacchi e comandi del personale’ nell’ottica di ‘riequilibrio della rete scolastica regionale e della proporzione tra docenti e classi di alunni’. E’ probabile che in alcuni distretti scolastici si possa procedere ulteriormente alla razionalizzazione della distribuzione degli insegnanti ma in molti casi si rischia di aggravare ulteriormente la situazione: già negli anni scorsi le scelte ministeriali hanno portato in diverse classi ad un rapporto insegnante-allievi oltre il limite della efficacia didattica».


«Nella scuola – hanno ricordato gli assessori toscani – si deve investire in strutture, perché in molti casi ci troviamo a gestire un patrimonio edilizio fatiscente e talvolta fuori dalle norme di sicurezza. Da questo punto di vista sarà essenziale allentare i vincoli imposti dal 'patto di stabilità' per consentire alle amminstrazioni locali di poter investire i soldi che hanno a disposizione. In questo modo sarà possibile migliorare e rinnovare le stretture in tempi ragionevoli».


«Bisogna abbattere una concezione sbagliata – ha concluso Rosa Maria Di Giorgi - secondo la quale la scuola è solo una spesa. La verità è piuttosto un’altra: l’educazione è la prima forma di investimento nelle nuove generazioni. E’ qui che si formano le nuove classi dirigenti. Migliore sarà la scuola e migliori saranno le donne e gli uomini che, un giorno, dovranno modellare il futuro del nostro Paese».

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