Siccità, la pioggia non aiuta, non si può abbassare la guardia

Le piogge delle settimane scorse hanno solo limitatamente risolto i rischi di un prolungato stato di emergenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2012 15:57
Siccità, la pioggia non aiuta, non si può abbassare la guardia

Alfredo De Girolamo (Confservizi Cispel Toscana) “Occorre che l’impegno prosegua, sia perché l’emergenza non è finita, sia perché questa può essere l’occasione per definire gli interventi necessari a mettere in sicurezza la toscana per tutti i prossimi anni, indipendentemente dal verificarsi o meno della siccità nel corso del 2012, a causa della persistenza delle alterazioni climatiche”. Firenze, 18 aprile – Le piogge primaverili di questi giorni hanno solo limitatamente ridotto i rischi di un prolungato stato di emergenza idrica nei prossimi mesi estivi.

“Occorre pertanto che l’impegno contro la siccità prosegua, sia perché l’emergenza non è finita, sia perché questa può essere l’occasione per definire gli interventi necessari a mettere in sicurezza la toscana per tutti i prossimi anni, indipendentemente dal verificarsi o meno della siccità nel corso del 2012, a causa della persistenza delle alterazioni climatiche”, ha sottolineato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana. Le piogge dello scorso week end, infatti, a titolo esemplificativo, hanno prodotto un aumento di capacità del lago di Bilancino di circa 1,5-2 milioni di metri cubi, a fronte di un mancato riempimento invernale di circa 35.

“Abbiamo insomma guadagnato una settimana di riserve idriche, ancora poco per consentirci di abbassare la guardia”, ha aggiunto De Girolamo. Nelle scorse settimane la Regione, insieme a tutti gli enti coinvolti nella programmazione idrica, ha svolto un ruolo di regia, assumendo importanti decisioni: l’avvio di una campagna regionale di comunicazione sui temi del risparmio idrico che si affianchi a quelle già avviate dai gestori, l’approvazione in Giunta della legge che semplifica le procedure di realizzazione delle opere necessarie a superare l’emergenza, la definizione degli interventi da realizzare a breve medio e lungo termine.

“Solo gli investimenti fatti dai gestori negli scorsi anni, e previsti dai Piani di ambito – ha aggiunto il presidente di Confservizi Cispel Toscana – ci hanno salvato dall’emergenza in questi mesi, e solo altri investimenti adesso ci consentiranno di non dovere affrontare ogni anno il tema dell’emergenza idrica, risolvendolo alla radice”. I gestori hanno individuato gli interventi urgentissimi da fare da qui all’estate, quelli da fare entro l’anno e quelli da fare nel medio periodo per risolvere strutturalmente le criticità.

Nei prossimi giorni presenteremo questo Piano nel dettaglio, sulla base di quanto già individuato nel Libro Bianco presentato due anni fa alla Regione. “Tuttavia, solo una parte degli investimenti necessari per far fronte all’emergenza idrica sono già contenuti nei Piani di Ambito e coperti da tariffa”, è ancora il commento di De Girolamo. Una parte consistente di questi interventi sono ancora oggi privi di copertura economica. A questo si aggiunga che anche gli interventi già previsti dai Piani e coperti da tariffa sono di difficile realizzazione da parte dei gestori, in considerazione delle restrizioni al credito derivanti dalla crisi economico-finanziaria,.

Restrizioni aggravate dall’incertezza sul Metodo Tariffario, dopo l’esito del referendum. Occorre pertanto che si accelerino alcune decisioni: da parte dei commissari degli ATO l’inserimento delle opere per l’emergenza idrica nei Piani di Ambito in modo da assicurare la copertura tariffaria; la mobilitazione delle Regioni perché Ministero dell’Ambiente e Autorità energia e gas adottino rapidamente i provvedimento che consentano l’emanazione rapida del nuovo Metodo tariffario nazionale; misure di sostegno al credito e ai finanziamento nel settore idrico. “Solo così – ha concluso De Girolamo – sarà possibile attivare gli investimenti a breve, medio e lungo termine e scongiurare l’emergenza di questo anno e dei prossimi”.

Non aiuta questa delicata situazione il mancato compimento, a metà aprile, della riforma voluta dalla Regione con la costituzione dell’ATO unico regionale. “E’ assolutamente indispensabile che questo ente assuma tutti i suoi poteri e competenze entro il mese di giugno e non oltre, come previsto dalla legge regionale; invitiamo quindi Giunta e Consiglio ad operare rapidamente”

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