Bacino dell'Arno: nuove misure per la situazione idrica

Riunita la commissione tutela delle acque: ridotti i rilasci dall'invaso di Bilancino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2012 18:16
Bacino dell'Arno: nuove misure per la situazione idrica

Riduzione dei rilasci di acqua dall'invaso di Bilancino senza introdurre misure di razionamento. È questa in estrema sintesi l'azione decisa oggi dalla Commissione tutela delle acque - presieduta da Gaia Checcucci segretario generale dell'Autorità di bacino - per affrontare l'emergenza idrica che sta investendo tutto il territorio dell'Arno. Nel complesso, i dati illustrati mostrano una situazione di criticità per buona parte del bacino. La forte diminuzione di precipitazioni, in atto ormai dallo scorso anno, sta interessando tutta l'area del fiume toscano e secondo i meteorologi del Consorzio Lamma, in aprile sono attese precipitazioni nella media del periodo.

Piogge non sufficienti a far risalire la falda freatica e l'invaso. Bilancino si mantiene su 37 milioni di metri cubi con con una probabilità di riempimento, da ora a giugno, inferiore al 20 per cento. Per questo, per fronteggiare il perdurare della siccità, la Commissione ha deciso di ridurre i volumi di acqua rilasciati dall'invaso. Comunque, i rilasci assicureranno, a monte di Firenze, una portata di 5 metri cubi al secondo invece dei 6 attuali, assicurando sia la prosecuzione del rifornimento idro-potabile alla popolazione collegata a Bilancino, sia la vita del fiume.

Il risparmio ottenuto permetterà di avere una riserva maggiore di acqua per affrontare il periodo estivo. “Con la scelta di diminuire fin da ora i rilasci da Bilancino – afferma Checcucci - l'Autorità di bacino ritiene di compiere un'azione responsabile e previdente nei confronti della collettività alla quale, da molti mesi, rivolgiamo appelli per invitarli al risparmio, data la situazione di estrema gravità nella quale ci troviamo. Abbassare la portata a 5 metri cubi al secondo, invece degli attuali 6 metri, consente di garantire un maggior quantitativo di acqua nell'invaso e, quindi, di evitare il più a lungo possibile la necessità di ricorrere ai razionamenti ad uso civile.

In contemporanea, riteniamo di dover controllare principalmente lo stato di salute del fiume in modo da poter assicurare rapidamente i relativi provvedimenti in caso di necessità. Per questo, la Commissione ha anche deciso di intensificare il monitoraggio ed i controlli sulla qualità dell'acqua installando “sonde parametriche”, cioè stazioni di controllo della qualità dell'acqua. “Gli strumenti – continua Checcucci - permetteranno di monitorare giorno e notte la qualità dell'acqua e la quantità di ossigeno presente. In parallelo a queste azioni, la Commissione ha condiviso di sollecitare i sindaci, sotto il coordinamento della Provincia di Firenze, a rendere cogenti le ordinanze di divieto di innaffiamenti, a cominciare dagli spazi verdi delle amministrazioni e a garantire i necessari controlli. “Nel condividere le azioni da intraprendere, Renzo Crescioli, Assessore all'Ambiente e Difesa del suolo della Provincia di Firenze, ha poi sottolineato la necessità di bilanciare gli usi potabili e produttivi tutelando al contempo la qualità e la vita del fiume.” "In questa fase dell'emergenza idrica - spiega Erasmo D'Angelis, presidente di Publiacqua - non parliamo di razionamenti, ma di realizzare una grande campagna per il risparmio e l'uso responsabile della risorsa.

Dobbiamo ridurre i consumi record di 220 litri al giorno a testa per gli usi domestici e gli sprechi nei settori irrigui e industriali. Per noi ogni goccia diventa preziosa e più lentamente si svuota Bilancino più possiamo essere tranquilli. Monitoriamo costantemente le condizioni idriche con l'Autorità di Bacino e le istituzioni e solo se non dovesse ancora piovere, nel corso del mese di agosto valuteremo insieme altri provvedimenti". Gaia Checcucci ha ricordato come “Il bacino dell’Arno stia vivendo la più grande siccità degli ultimi 60 anni, confermando di essere ai minimi storici con Bilancino, l'invaso del Mugello, giunto ormai a meno della metà del volume di acqua.

Questa è la riprova che opere come Bilancino sono fondamentali per la popolazione. Serve una politica di piccoli invasi distribuiti sul territorio, a partire dalle zone in sofferenza come il Chianti. Oggi serve quella capacità di realizzazione, vanno creati altri “piccoli Bilancino”. Servono queste opere infrastrutturali e servono subito”. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle Province di Firenze, Arezzo, Siena, Pistoia, Pisa, Prato, Publiacqua e gli altri gestori del servizio, gli ATO, Prefetture, Ufficio Dighe e i Vigili del fuoco.

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