Rifiuti, se salta Selvapiana che succede?

I consiglieri del Pdl Lensi e Franchi: "E' il caso di aspettare il parere del Consiglio di Stato"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2012 14:37
Rifiuti, se salta Selvapiana che succede?

Selvapiana. "Il rischio c'è, ma non si vede. Se l’inceneritore di Selvapiana salta, quali alternative mette in campo la Provincia?". I consiglieri provinciali del Pdl Massimo Lensi ed Erica Franchi hanno presentato una domanda d'attualità sulla questione. "I sottoscritti consiglieri provinciali premesso che - i Consigli Provinciali di Firenze Prato e Pistoia hanno recentemente adottato il Piano Interprovinciale dei Rifiuti di ATO Toscana Centro; - nell’area territoriale Firenze Prato Pistoia sono quattro i siti individuati e dedicati allo smaltimento dei rifiuti, tra cui il progetto dell’inceneritore di Selvapiana che due anni fa era stato soggetto di una battuta d’arresto quando il TAR aveva bocciato l’iter diretto alla sua costruzione; Appreso dalla stampa (Metropoli Campi-La Piana del 23/3/2012 e Il Corriere Fiorentino del 25/03/2012) che nel corso dell'ultima Conferenza dei Servizi per il rilascio dell'AIA (ultima pratica da acquisire prima del via libera all’operazione) per la realizzazione dell'impianto di Selvapiana, Genio Civile e Arpat hanno segnalato l’incongruità con le nuove norme previste dalla L.R.

66/2011 (Finanziaria regione Toscana 2012), dove al novellato art. 142 si esclude la possibilità di costruire opere come appunto un inceneritore in aree classificate a “pericolosità idraulica molto elevata”, classificazione che riguarda attualmente parte di quelle destinate all'ampliamento dell'impianto esistente, trovandosi per buona parte nella piana alluvionale della Sieve ; Considerate inoltre le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore della Provincia di Firenze Renzo Crescioli, apparse sulla stampa locale, secondo le quali “il rischio che il termovalorizzatore di Selvapiana salti c’è ma le probabilità sono più basse rispetto a qualche giorno fa”; Dato atto che allo stato attuale degli eventi, le alternative per rilanciare il progetto potrebbero imporre una modifica da parte della Regione delle norme anti alluvione in vigore solo da pochi mesi ed adottate a seguito di quanto avvenuto in Luniguana, oppure che il Comune produca un progetto per mettere in sicurezza gli argini della Sieve (che dovrebbe avere il Placet da parte dell’Autorità di Bacino dell’Arno) Preso inoltre atto che l’inceneritore di Selvapiana, che dovrebbe smaltire 68 mila tonnellate di rifiuti all’anno, secondo la Provincia si configura come un semplice ampliamento dell’impianto già esistente , mentre per altri soggetti (Italia Nostra, Asso Valdisieve ed i residenti) consisterebbe in un’operazione quasi del tutto nuova; I consiglieri chiedono: se quanto sopra esposto corrisponde a verità e quali ulteriori notizie ha in merito la Giunta Provinciale; quali iniziative ha attivato o intenda attuare la Giunta Provinciale per consentire la realizzazione dell'impianto di Selvapiana secondo le previsioni del Piano Interprovinciale dei Rifiuti di ATO Toscana Centro; Visto che il Consiglio di Stato si dovrò esprimere sulla vicenda, nel caso in cui lo stesso dovesse condividere il punto di vista dei residenti e delle associazioni e dovesse pertanto bloccare il progetto di Selvapiana, in quale modo la Provincia di Firenze intenderebbe equilibrare e tamponare una situazione rifiuti già emergenziale nel territorio e quali ripercussioni sugli altri siti di compostaggio e smaltimenti di rifiuti; se allo stato di fatto delle cose la Giunta non consideri opportuna una revisione radicale degli indirizzi del Piano provinciale dei rifiuti alle luce delle novità citate e se parimenti non reputi necessario bloccare tutto l’iter procedurale in attesa del parere del consiglio di Stato".

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