Allarme della Cgil: meno servizi alla persona, meno lavoro

Chiesta l’immediata apertura di un tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze, al solo fine di tutelare i numerosi posti di lavoro in pericolo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2012 16:43
Allarme della Cgil: meno servizi alla persona, meno lavoro

La FP CGIL dichiara la grave difficoltà che si è verificata da settembre 2011 per cui nelle Residenze Socio Sanitarie Assistite, a fronte dei posti letto convenzionati, in realtà si trovano numerosi posti letto vuoti. A seguito di questo la Funzione Pubblica CGIL ha attivato, lo scorso 19 gennaio, un tavolo istituzionale con la ASL 10 e la Società della Salute Nord Ovest che, purtroppo, non ha ad oggi raggiunto l’obiettivo di garantire la tenuta dei servizi e in conseguenza il mantenimento dei livelli occupazionali. “Proseguiremo, dichiarano i delegati e i responsabili della CGIL del settore, con tale impostazione anche sugli altri territori della Provincia che dovessero presentare analoghe criticità, come ad oggi abbiamo già registrato per le RSA della Zona Nord Ovest fiorentina (Villa I Pitti, Villa La Ledanice, Villa Michelangelo e Villa Gisella) o come per la RSA La Meridiana, Delfino Residenze e Il Giglio, per le quali abbiamo già firmato accordi per l’attivazione della Cassa Integrazione in deroga.” La FP CGIL chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi presso la Provincia di Firenze, al solo fine di tutelare i numerosi posti di lavoro in pericolo.

Per quanto riguarda i diritti dei lavoratori sono stati i primi a svanire: i contratti a tempo determinato non sono stati rinnovati, sono state contratte le ore di servizi delle cooperative che operano nel settore, sono state sospese le ferie e sospeso il premio incentivante riferito al 2011 di 350 euro, che viene disdetto per il 2012. Si sono verificate, in ultimo, irregolarità nelle retribuzioni per alcuni lavoratori del settore. Il mondo del lavoro cambia, si trasformano i servizi, trovando costi inferiori.

I lavoratori subiscono, insieme agli utenti, il disagio di vedersi togliere gli uni l’unica fonte di reddito, gli altri la dignità di vivere gli ultimi anni della loro vita in modo decoroso. I parenti degli utenti si trovano a dover gestire situazioni ingestibili senza ausili sociali. Insomma, in tutto questo caos dove ognuno pensa per sé, crediamo sia dignitoso, serio e onesto tutelare i più deboli.

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