L'impianto a biomasse di Calenzano fa scuola

Una delegazione canadese in visita il 6 marzo al cogeneratore piu' grande della Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2012 13:33
L'impianto a biomasse di Calenzano fa scuola

Hanno scelto anche una tappa a Calenzano i componenti della CanBio (Canadian Bioenergy Association) presieduta da Douglas Bradley, in missione in Europa presso i principali impianti a biomasse per trovare spunti nella tecnologia applicata negli impianti in Italia. La delegazione sara' accompagnata da Patrizia Giuliotti, del servizio delegati commerciali dell'ambasciata canadese nella visita prevista il 6 marzo all'impianto a biomasse di Calenzano, il piu' grande della Toscana che produce energia utilizzando cippato di legna vergine.

Gestito da BioGenera s.r.l, societa' costituita dal Comune di Calenzano (25%), Estra (65%) e Quadrifoglio (10%), l'impianto oltre al riscaldamento e al raffreddamento produce anche energia elettrica con un risparmio in bolletta per le famiglie di circa il 20% grazie alla rete di teleriscaldamento. Ad accompagnare la delegazione canadese, Paolo Abati direttore generale di Estra, il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli, il presidente e l'amministratore delegato di BioGenera, rispettivamente Gianfranco Ansano e Francesco Sabatini, oltre ai partner tecnici dell'impianto: Bono Sistemi che ha fornito la caldaia e Turboden per la turbina. A rendere ulteriormente innovativo l'impianto, infatti, il turbogeneratore ORC da 1MWel a ciclo Rankine realizzato da Turboden azienda bresciana leader in Europa nella realizzazione di turbogeneratori basati sul Ciclo Rankine Organico (ORC).

Il cuore della tecnologia ORC Turboden costituito da una turbina, che segue lo stesso principio di funzionamento di una tradizionale turbina a vapore, montata all'interno di un impianto, che utilizza al posto del vapore acqueo un fluido di lavoro (fluido organico con elevata massa molecolare) che permette di ottenere ottime prestazioni in campo elettrico fino a 10 MW, garantisce una notevole efficienza, un'elevata affidabilita' e bassi costi di manutenzione. Bono Sistemi, azienda italiana leader nella progettazione e produzione di impianti termici alimentati a biomassa, ha fornito il sistema di stoccaggio e alimentazione del cippato di legno, il forno a griglia mobile da 6000 kW, la caldaia ad olio diatermico di potenza resa alla turbina pari a 5000 kW, la linea trattamento fumi e tutta l'impiantistica olio diatermico intesa come tubi, scambiatori, pompe ed accessori.

Bono Sistemi, grazie alla vasta esperienza acquisita in oltre 50 anni di attivita', ha progettato la centrale con l¡¯obiettivo di assicurare la massima affidabilita' in termini di disponibilita' annuale, anche in presenza di biomassa molto umida nel periodo invernale. Grazie all'impianto a biomasse sono molteplici i benefici per l'ambiente: minori emissioni in atmosfera grazie all'utilizzo di un impianto piu' grande e tecnologicamente avanzato rispetto alle singole caldaie; l'utilizzo di provenienza locale (entro 70 km), in modo da evitare lunghi viaggi di mezzi pesanti, secondo i dettami della filiera corta.

Il cogeneratore contribuisce inoltre anche al mantenimento dei boschi e delle campagne, utilizzando ramaglie e potature. Infine i benefici anche per gli utenti, che non dovranno piu' preoccuparsi della manutenzione e dei controlli delle proprie caldaie e avranno garantito un costo inferiore rispetto al sistema tradizionale. ¡¡ Alcuni numeri dell'impianto e della rete di riscaldamento: Potenza termica della caldaia: 6,5 MegaWatt termici Potenza termica immessa in rete 3,5 MegaWatt termici Produzione elettrica immessa in rete: circa 6000 MegaWatt elettrici l'anno Lunghezza rete: 5.200 m N¡ã sottocentrali:4

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