No Tav, ragazzo caduto da traliccio: presidio in Prefettura

Valsusa, militante gravissimo. A Firenze manifestazione di solidarietà con il movimento alle ore 17.30. De Zordo e Sodi: "Invitiamo a partecipare alla Prefettura di Firenze".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 febbraio 2012 14:14
No Tav, ragazzo caduto da traliccio: presidio in Prefettura

Durante lo sgombero in Val Di Susa si è verificato il ferimento di un militante No Tav, che è caduto da un traliccio ed è grave. L'incidente mentre è in corso l'ampliamento recinzione cantiere Maddalena di Chiomonte. Questa mattina le forze dell'ordine hanno sgomberato Baita Clarea. Luca, un ragazzo attivista NoTav è caduto da un traliccio della corrente, sul quale si era arrampicato, mentre i rocciatori si apprestavano a raggiungerlo, ed è gravissimo. Al presidio decine di Valsusini vegliavano per fermare il cantiere.

I giovani presenti hanno fatto resistenza passiva, ma uno di loro, Luca Abbà, è salito su un traliccio. Un rocciatore delle FFOO è salito per cercare di farlo scendere, ma Luca è caduto a terra da 10 metri. E' in sala operatoria a Torino con costole rotte ed emorragia interna. Un centinaio di attivisti No Tav ha bloccato la statale 25 della Valle di Susa nei pressi di Bussoleno (Torino) dove è stato organizzato un presidio. Presidi No Tav in numerose città italiane, in segno di protesta con quanto è accaduto in Val di Susa, sono stati annunciati per questo pomeriggio.

Anche a Firenze oggi pomeriggio dalle ore 17.30 in poi davanti alla Prefettura di via Cavour presidio No Tav di solidarietà. "Il comportamento di Polizia e Carabinieri è assolutamente censurabile -spiegano dal CPA Fi Sud- e per questo abbiamo indetto il presidio". "Un massiccio spiegamento di forze dell'ordine e uno sconsiderato uso della forza ha caratterizzato, come già il 27 giugno scorso per lo sgombero della Maddalena, il tentativo di allargamento del non-cantiere in Val Clarea.

Il blitz studiato a tavolino e la determinazione di soffocare in ogni modo la sacrosanta resistenza della popolazione della valle hanno reso concrete le parole del capo della Polizia Manganelli in audizione alla Camera che, criminalizzando il movimento, alimentava di fatto la tensione e prefigurava scenari di scontro" dichiara la consigliera De Zordo. "Da questa mattina il blitz militare effettuato in Clarea è l’esempio di come s’intende la democrazia in questo paese, dove senza alcuna copertura legale, sta avvenendo l’allargamento del cantiere.

Nemmeno dopo la caduta e le gravissime condizioni in cui versa uno dei tanti militanti notav, Luca, c’è stato uno stop dei lavori." dichiara Marco Sodi, consigliere al Q1. "Luca, che faceva resistenza in modo non violento insieme agli altri manifestanti, è caduto dopo essersi arrampicato su un traliccio ed è caduto perché inseguito dai militari che lo hanno incalzato, costringendolo a salire più in alto. Luca è grave e la responsabilità della sua salute sono da attribuire a chi ha ordinato ed eseguito il blitz, mettendo, come poi è stato, a repentaglio la vita delle persone" continuano De Zordo e Sodi.

"Abbiamo manifestato nella giornata del 25 Febbraio scorso, in oltre 70.000 per dire basta a questa truffa mascherata da cantiere, lo abbiamo fatto con convinzione, sapendo di fare il bene del Paese, che di tutto ha bisogno, fuorchè dell’ennesimo sperpero di denaro pubblico. Invece nulla, dall’altra parte del fortino c’è solo cemento e filo spinato, ed ora tentano l’allargamento dell’area nonostante violazioni palesi della legalità e delle prassi ufficiali." concludono i consiglieri di perUnaltracittà.

L’appuntamento è generalizzato a Clarea e a Bussoleno come a Firenze ed ovunque in Italia, a fianco dei cittadini della Val Susa in lotta in maniera pacifica e determinata a difesa del loro territorio e per i beni comuni".

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