Viale Strozzi: crolli nel sottopasso

Traffico in tilt a metà mattinata lungo il viale che costeggia la fortezza da Basso. De Zordo: ''Cosa accadrà con la TAV?' Poca manuntenzione di Ferrovie. Cosa succederà con il tunnel Tav". Grassi: carente la manutenzione dei sottopassi in tutta la città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 gennaio 2012 15:25
Viale Strozzi: crolli nel sottopasso

Intorno alle 11 l'allarme alle autorità competenti, ma il traffico è andato in tilt con la chiusura di una delle tre corsie ordinata da parte dei Vigili del Fuoco intervenuti sul posto per valutare l'entità del danno e la quantità di materiale caduto. Ancora infiltrazioni d'acqua, questa la causa del crollo secondo gli esperti, dopo l'obelisco di piazza della Repubblica frantumatosi nella serata di ieri. L'assessore Mattei ha rassicurato i cittadini, ma il cedimento causato, forse, dal passaggio dei treni diretti in Santa Maria Novella punta l'attenzione sui lavori previsti per il nodo Tav. "Il crollo di parte del tunnel ferroviario tra viale Strozzi e viale Fratelli Rosselli, il blocco del traffico, il disagio per migliaia di fiorentini che vedono limitata la propria libertà di spostamento è figlio di una cultura del profitto che oggi non è più possibile accettare" interviene la consigliera Ornella de Zordo.

"Il sottopasso è infatti di proprietà di Ferrovie dello Stato che a quanto pare non è in grado di garantire la normale e corretta manutenzione di un manufatto centrale e strategico per la mobilità e la sicurezza di chi si sposta in treno e in auto. La strategia industriale di Mauro Moretti, ad di Ferrovie è ormai chiara. Puntare tutto su nuove megainfrastrutture anziché sulla messa in sicurezza e sul miglioramento di quelle presenti. E fare cassa offrendo servizi di qualità ai ricchi in grado di spendere molto.

Il tutto magari condito da una pubblicità razzista delle nuove quattro classi Eurostar. Tutto il resto viene abbandonato a se stesso, privato di manutenzione, impoverito a scapito di lavoratori e viaggiatori soprattutto se pendolari. Nel silenzio delle istituzioni locali che sembrano subire una sorta di ricatto occupazionale da parte di Ferrovie che potrebbero smettere di comprare i treni dall'Ansaldo Breda di Pistoia. Come se ancora una volta si dovesse contrapporre sicurezza ambientale e lavoro, due principi che possono e devono procedere insieme.

La riflessione successiva è quindi legata al progetto di sottoattraversamento dell'Alta velocità: il famigerato doppio tunnel di sette chilometri che collegherà Campo di Marte a Castello con tanto di mega stazione sotterranea. Chi affiderebbe, infatti, la sua costruzione ad una società che non sa manutenere nemmeno un ponte di poche decine di metri?" "Apprensione e preoccupazione per il crollo dei calcinacci che si è verificato stamani nel sottopasso ferroviario in Viale Belfiore e Viale Strozzi è stata espressa dal Consigliere comunale di Sinistra e Cittadinanza, Tommaso Grassi - Se le Ferrovie, proprietaria e fruitore dell'area, non sono capaci di manutenere un sottopasso ferroviario, dubito che riusciranno, in totale sicurezza e senza provocare danni, a 'bucare' il sottosuolo di Firenze per la realizzazione del nodo fiorentino dell'Alta Velocità." "Naturalmente andranno appurate le cause e i motivi che hanno causato il crollo del rivestimento del sottopasso ma la visione delle foto dei calcinacci che stanno circolando su internet fanno emergere con chiarezza l'alto rischio che potevano correre i cittadini che si trovavano a passare con le proprie auto, o in bici o persino a piedi.

Ringraziamo pubblicamente la prontezza del cittadino che accortosi del principio di crollo ha immediatamente allertato la Polizia Municipale e i Vigili del Fuoco, evitando che ci potessero essere conseguenze più gravi." "Per questo chiediamo al Comune, in base anche alle segnalazioni che ci sono pervenute nei mesi riguardo allo stato di manutenzione dei sottopassi anche in altri punti della Città, come ad esempio il sottopasso di piazza delle Cure. - conclude Grassi - E' impensabile che le Ferrovie oltre a non migliorare i servizi per i pendolari e a non offrire nuove opportunità di tratte e ad intensificare la presenza di treni, adesso non si preoccupi più neppure di mantenere i sottopassi presenti in Città in completa sicurezza, ma preferisca dedicare energie e fondi per operazioni urbanistiche come quelle oggetto della variante urbanistica a Porta al Prato di qualche giorno fa o alla realizzazione di opere inutili, dannose, pericolose ed estremamente costose come il nodo dell'Alta Velocità a Firenze."

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