Smog, De Zordo e Grassi chiedono di spostare i punti di rilevamento

"Spostare le centraline, solo così avremo valori credibili per l'inquinamento a Firenze. Boboli e viale Bassi inutili, se non fosse per la centralina di Scandicci non ci sarebbe l'attuale blocco del traffico”. Presentata una mozione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2011 15:50
Smog, De Zordo e Grassi chiedono di spostare i punti di rilevamento

Torna a salire il Pm10 nell’aria: le temperature più fredde e la stabilità atmosferica di questi giorni hanno portato ad una nuova concentrazione delle polveri sottili, ed ieri è scattato il 36° giorno di superamento annuale del limite giornaliero del Pm10. E dunque i divieti di circolazione per i mezzi più inquinanti, già in vigore nella ztl, da domani vengono estesi a tutto il territorio comunale. Per quattro giorni, da venerdì 23 dicembre fino a lunedì 26 dicembre, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 non potranno circolare i ciclomotori a 2 tempi a 2 e 3 ruote; i motocicli a 2 tempi; le autovetture con alimentazione a benzina Euro 1; le autovetture con alimentazione a diesel Euro 2 ed Euro 3; i veicoli per il trasporto merci con alimentazione diesel Euro1.

Poiché la legge nazionale prevede che i giorni di superamento del pm10 vadano conteggiati nell’anno solare, il 1° gennaio andranno a decadere le limitazioni ed i divieti disposti per il 2011. Quindi, da un lato si avvierà un nuovo conteggio dei giorni di superamento, dall’altro decadranno le limitazioni per il riscaldamento: per gli impianti termici torneranno in vigore le disposizioni nazionali, che per Firenze prevedono 12 ore di accensione e 20° di temperatura per le abitazioni. Rimangono invece vigenti in modo permanente i divieti di circolazione in tutto il centro abitato per i veicoli più inquinanti (ciclomotori a 2 tempi Euro 0 ed Euro 1, ciclomotori a 4 tempi Euro 0, Motocicli a 2 tempi Euro 0, Autovetture benzina e diesel Euro 0, e diesel Euro 1, ed i Veicoli merci benzina e diesel Euro 0), il divieto di sosta con motore acceso e il divieto di bruciare residui vegetali all’aperto. “Le centraline che misurano il livello dello smog e su cui ci si basa per i provvedimenti antismog in città vanno spostate in luoghi che riflettano l’effettiva esposizione al Pm10 dei cittadini di Firenze - l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo e del consigliere di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi - lo chiede una mozione che abbiamo depositato e che tende a rimediare a una situazione paradossale e incredibile.

Oggi infatti le centraline assunte come riferimento per la misura del livello di pm10 in città sono posizionate una dentro il giardino di Boboli e l'altra di viale Bassi, mentre la terza centralina di “fondo” dell’area fiorentina è invece collocata nel territorio di Scandicci. Come si possano questi luoghi considerare di riferimento principale per l’attivazione dei provvedimenti antismog è un assurdo, perché non rispecchiano di fatto la qualità dell’aria della città e del territorio di Firenze.

Infatti se non era per la centralina di Scandicci che nei giorni scorsi ha sforato per la trentacinquesima volta nel 2011, non si farebbero i blocchi del traffico a Firenze, neanche quello attualmente in corso fino al 26 dicembre. Fino a un anno fa le centraline di riferimento per la misurazione del PM10 erano soprattutto di tipo “urbana-traffico” e poste appunto in viale Gramsci e in via Ponte alle Mosse, dove il Pm10 superava più frequentemente i valori limite e le soglie di allarme, mentre dal 2011 le centraline di riferimento sono di tipo “urbana-fondo” e collocate nei giardini di Boboli e di viale Bassi e a Scandicci.

I dati parlano chiaro: nelle centraline di "fondo" il Pm10 misurato risulta in genere 3-5 volte minore di quelle "traffico", e già mettendo a confronto gli ultimi dati disponibili di Arpat degli anni 2008, 2009 e 2010 si può notare che a Gramsci i giorni di superamento del Pm10 sono stati rispettivamente 98, 88 e 65, a Ponte alle Mosse 88, 82 e 66, mentre a Bassi 33, 23 e 13 e a Boboli 19, 13 e 10 e invece a Scandicci 48, 49 e 38 giorni di superamento. Chiediamo quindi al Comune di attivarsi presso la Regione Toscana e la Provincia di Firenze perché si valuti l'effettiva rappresentatività delle stazioni di “fondo” di Boboli e Bassi e si esprime quindi la necessità di una loro diversa collocazione in aree meglio rappresentative, al fine di poter descrivere la qualità dell'aria nel territorio fiorentino e applicare quelle norme che salvaguardano la salute della popolazione.

Che deve essere uno degli impegni primari di chi governa un territorio”.

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