Crescono le adesioni alla manifestazione di solidarietà ai senegalesi

Ancora striscioni e fiori deposti in P.zza Dalmazia, per dimostrare vicinanza. De Zordo, Sodi, Alberici: "Applichiamo la legge Mancino e chiudiamo le sedi di Casa Pound in Toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 dicembre 2011 19:48
Crescono le adesioni alla manifestazione di solidarietà ai senegalesi

“Abbiamo liberato Firenze dal fascismo e dall’odio razziale nel 1944, molti di noi non erano nemmeno nati. Abbiamo reso Firenze una città aperta, luogo di incontro e di scambio tra culture, religioni, storie diverse: quello che è successo martedì scorso è inaccettabile, non può essere tollerato né deve essere dimenticato, perchè non fa parte del DNA dei fiorentini.” Con queste parole Patrizio Mecacci, segretario metropolitano del Partito Democratico fiorentino, annuncia l’adesione del partito alla manifestazione indetta dalla comunità senegalese toscana per sabato prossimo.

"In segno di solidarietà verso la comunità senegalese e verso tutta la cittadinanza fiorentina, entrambe oltraggiate dalla violenza di piazza Dalmazia e del mercato di San Lorenzo, sabato saremo in piazza. Mi auguro che saranno tante le persone a sfilare con noi, per gridare ancora una volta fuori il razzismo dal nostro Paese.” Anche Giovani Democratici della Toscana aderiscono alla manifestazione di sabato 17 dicembre promossa dalla comunità senegalese dopo i terribili fatti avvenuti martedì scorso a Firenze.

“Partecipiamo convintamente – dice il segretario regionale Andrea Giorgio - per manifestare solidarietà verso la comunità e le famiglie delle vittime. E lo faremo con una precisa piattaforma politica che parte dalle parole di Pape Diaw dette ieri: per anni in Italia la destra ed i suoi rappresentanti istituzionali hanno avvelenato il clima ed esasperato i toni portando sempre più all’intolleranza. Oggi in questa situazione di crisi economica rischiamo che le tensioni si acuiscano ancora di più col rischio di una guerra tra poveri.

Dobbiamo ripartire da quello che è successo con tre proposte concrete: subito una nuova legge sulla cittadinanza, per dare diritti a chi oggi ha solo doveri; istituire in tutte le città consulte degli stranieri, per incentivare la partecipazione delle varie comunità alla vita cittadina e coinvolgerle nelle scelte che riguardano anche loro; e, terzo – elenca Giorgio – , consentire anche agli immigrati la partecipazione ai referendum consultivi a livello comunale e provinciale, sempre nella stessa ottica di inclusione alla vita sociale.

Sarà questo il nostro impegno per ricordare i ragazzi uccisi, per provare ad andare oltre la retorica delle parole e praticare antirazzismo e inclusione. Da gennaio i Giovani Democratici si faranno promotori della presentazione nei consigli comunali e provinciali della Toscana della proposta di istituzione di questi organismi e di modifica ai regolamenti per i referendum consultivi. E in questo stesso spirito ci impegneremo ancora di più nella raccolta firme per le proposte di legge della campagna "Italia sono anch'io".

Tutto questo – conclude il segretario regionale dell’organizzazione giovanile del Pd – senza dimenticare un'attenzione forte al sociale, per evitare la marginalità, ed al mondo della formazione e delle scuole dove diffondere i valori di rispetto e tolleranza. La politica abbia una funzione pedagogica e recuperi gli errori degli ultimi anni”. Il presidente della Provincia di Prato, Lamberto Gestri:“Sono convinto che questo sia il tempo della solidarietà, del confronto e del dialogo a tutti i costi e a tutti i livelli, a partire da quelli istituzionali.

E non solo sull’onda del dramma di Firenze e di quelle morti innocenti. Il ministro Riccardi, che nei giorni scorsi – rispondendo a una mia lettera - ha mostrato interesse e disponibilità per una visita a Prato, ieri a Firenze ha affermato la necessità di far crescere la cultura e la politica dell’integrazione. Sono convinto che a Prato possiamo e dobbiamo fare la nostra parte. Per questo le dichiarazioni sopra le righe, da qualsiasi parte provengano, non servono e fanno male a tutti. Non aiutano nel lungo, faticoso e necessario percorso di integrazione tra i popoli e le culture che anche a Prato vivono e devono convivere.

Giustamente il ministro Riccardi ieri parlato dell’impegno per salvaguardare il patrimonio imprescindibile e fondante della Repubblica fatto di pace, convivenza, dialogo e rifiuto di ogni forma di violenza. Ha detto chiaro che ‘bisogna predicare l’incontro e la riconciliazione Italiani e non italiani, italiani e migranti, perché tutti abbiamo bisogno degli altri’. Per questo sabato il Gonfalone della Provincia sarà presente alla manifestazione dedicata a Mor Diop e Modou Samb”. Anche il Centro antidiscriminazione della Provincia di Pistoia esprime la propria commossa solidarietà a tutta la comunità senegalese di Firenze e all’amico Pap Diaw, da sempre impegnato nella promozione dei diritti di tutti e di tutte, per il tragico evento di ieri.

Condanna con fermezza ogni espressione di razzismo e di xenofobia, anche quella mascherata da interesse storico o culturale, in quanto strumento potenzialmente pericoloso di manipolazione delle coscienze. "Se Non Ora Quando Firenze” aderisce alla manifestazione di sabato 17 a sostegno della comunità senegalese I nostri fratelli Mor Diop e Samb Modou sono stati assassinati dalla violenza razzista ; vittime dell’odio xenofobo, lucido e determinato. Vittime della manifestazione estrema di un razzismo che diventa quotidiano e umilia sistematicamente la nostra dignità.

La strage del 13/12 a Firenze necessita di una risposta ampia e plurale, che esprima lo sdegno per i barbari assassinii e la ferma volontà di operare concretamente perché simili fatti non si ripetano. E’ però necessario che non ci si limiti all’abbraccio solidale verso la comunità colpita ed allo sdegno di un giorno. "In Toscana -intervengono perUnaltracittà-lista di cittadinanza De Zordo, Sodi e Alberici- le cui radici antifasciste non possono essere dimenticate ma anzi devono essere mantenute vive, le sedi di Casa Pound devono essere chiuse: sappiamo bene che non basta, che occorre un impegno culturale e politico costante per non far riemergere ciò che la lotta di liberazione, e la Storia, hanno sconfitto dopo vent'anni di criminale dittatura, ma non è accettabile che vengano tollerati spazi di proselitismo e diffusione di idee e valori che si richiameno esplicitamente al fascismo.

Non è un caso se in Italia esiste una legge, (Legge Mancino) che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista e punisce chi incita alla discriminazione eazziale, etnica e religiosa, una legge vigente e che non a caso Forza Nuova vuole abolire. Applichiamola". Il Coordinamento Antifascista Antirazzista Toscano invita alla mobilitazione per la chiusura di tutti i covi fascisti: "Ospitati anche nelle sedi del Pdl, come nel caso di Casaggi, che offre a loro – attraverso consiglieri comunali e senatori - la necessaria copertura anche finanziaria, sono tollerati dallo stesso PD.

Queste sedi devono essere messe al bando e chiuse, le lacrime di coccodrillo delle istituzioni non servono a ridare la vita a quei giovani che sono venuti nel nostro paese con la speranza di vivere meglio e tantomeno, chi come noi, ci siamo battuti e ci battiamo contro fascismo e razzismo". Alle 12.00 una delegazione di Generazione Futuro, movimento giovanile di Futuro e Libertà per l'Italia, si è recata in Piazza Dalmazia per ricordare le vittime di martedì 13 dicembre. E' stato esposto uno striscione con la scritta "I still have a dream" (Io ho ancora un sogno), riprendendo la celebre frase di Martin Luther King.

E' stata inoltre distribuita una lettera ai cittadini presenti per spiegare le motivazioni di tale iniziativa. "Vogliamo ribadire con forza- spiega Matteo Conti, Responsabile di Generazione Futuro Firenze - che non si può giudicare una persona in base al colore della sua pelle, della lingua che parla o della religione che professa. Il sogno, comune a moltissimi giovani, è di vivere in una società forte della sua identità ma aperta, rispettosa delle diversità e che ponga al centro del suo vivere quotidiano il rispetto della persona umana.

Un rispetto che deve coinvolgerci tutti, reciprocamente. Ma siamo anche qui per chiedere di smorzare il clima di odio e d'intolleranza politica che si sta alimentando nel nostro Paese. Per questo chiediamo alla comunità senegalese di ritirare la richiesta di chiudere le sedi di Casa Pound". Il primo incontro è stato già fissato per domani, giovedì 15 dicembre, con gli studenti del Liceo Machiavelli Capponi. Grazie ad un invito della Provincia di Firenze, i ragazzi – riuniti in una grande assemblea al Cinema Aurora – avranno modo di confrontarsi con i rappresentanti della comunità dei senegalesi.

“Dopo i tragici fatti di ieri – dice l’assessore provinciale all’istruzione Giovanni Di Fede – abbiamo suggerito ai dirigenti scolastici delle scuole fiorentine di promuovere degli incontri tra gli studenti e la comunità dei senegalesi per promuovere un’occasione di riflessione e per dimostrare vicinanza e solidarietà ad un popolo ferito”. Sono tantissime le scuole fiorentine che già in queste ore stanno aderendo all’iniziativa promossa dall’assessorato provinciale all’istruzione che sta dunque calendarizzando gli appuntamenti. Infine incontro, venerdì 16 dicembre alle ore 21 presso la SMS di Peretola, per la presentazione del libro "Cronache di ordinario razzismo.

Secondo libro bianco sul razzismo in Italia" a cura di Lunaria. Saranno presenti due degli autori Giuseppe Faso e Alan Pona, introduce Tiziana Chiappelli

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