Garibaldi visto dagli occhi di una sua ‘Garibaldi’. Si è svolta oggi pomeriggio la visita nelle sale della mostra “Garibaldi fu ferito” della professoressa Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’eroe dei due mondi e docente in numerose università italiane e francesi, specialista proprio della storia scritta dal suo antenato. Durante la visita, Annita Garibaldi ha sottolineato come il culto laico dell’eroe del Risorgimento non conosca fine. “Pensate – ha sottolineato ironicamente Annita Garibaldi Jallet – che esistono almeno ‘tre vere pallottole’ che trafissero la gamba di Garibaldi in Aspromonte”.
La Garibaldi ha molto apprezzato l’allestimento, la quantità e la qualità dell’esposizione, aperta al pubblico fino al 31 gennaio 2011. Dal 17 dicembre le lezioni tematiche per i ragazzi. Altro momento importante all’interno della mostra sarà quello che avrà inizio dal prossimo 17 dicembre quando cominceranno i percorsi ludici gratuiti per insegnare la storia dell'Unità d'Italia ai bambini e ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le prenotazioni si fanno all'indirizzo adfutura@libero.it o via telefono 328 8262479 o 3331120486. Tante le attività che coinvolgeranno i giovani studenti: riconoscere i dialetti e piatti tipici regionali, interpretare i proverbi, calcolare cambi di monete o misure in uso 150 anni fa, fino ad aiutare il medico Zannetti a curare la gamba dell'Eroe dei due Mondi individuando i giusti strumenti medici.
Tutto questo grazie al gioco proposto dall'Associazione Ad Futura nell'ambito della fortunata mostra 'Garibaldi fu ferito', ospitata nella sede della Provincia di Firenze fino al 31 gennaio 2012, per immergersi nell'Italia dell'Unità e per capire le profonde differenze che costituiscono una delle ricchezze del nostro Paese. Dario Cafiero
