Inaugurazione di The Space Cinema martedì 6 dicembre

De Zordo: "Si vergognano a chiamarlo Multiplex... coda di paglia?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2011 23:24
Inaugurazione di The Space Cinema martedì 6 dicembre

Inaugurazione di The Space Cinema Firenze, martedì 6 dicembre dalle ore 19.00, ospite della serata Leonardo Pieraccioni, che presenterà una clip esclusiva del suo nuovo film “Finalmente la felicità”. Seguirà un’anteprima riservata agli ospiti. Circa 52mila metri quadri progettati dall’architetto Aimaro Isola in cui ci stanno la palestra Virgin già finita, cinque sale cinematografiche per un totale di oltre 1000 posti e tecnologie all'avanguardia, un grande negozio di elettronica da gennaio, l’Unicoop e un ristorante sempre da gennaio, 800 posti auto nel parcheggio sotterraneo.

Ci saranno anche negozi (gli spazi in parte sono già affittati, in parte da affittare) e circa 1800 metri quadri che la propietà dell'area è pronta a mettere a disposizione dell'amministrazione comuanle per la localizazzione di funzione pubbliche, la cui destinazione è, e sarà oggetto di partecipazione e condivisione anche con i cittadini. L’ipotesi è quella di una ludoteca e biblioteca fruibile soprattutto da bambini e ragazzi. "Non chiamatelo multiplex", ha dichiarato oggi Alessandro Starnini, l'ad della Novoli Immobiliare spa, nel corso del sopralluogo effettuato dalle commissioni Cultura e Urbanistica del Comune di Firenze al complesso Centro urbano San Donato, realizzato e gestito appunto dalla Novoli Immobiliare. “Un’opportunità per la città e per il quartiere.

E anche un possibile spazio per l’Estate fiorentina”. Così il presidente Leonardo Bieber ha definito l’area del nuovo Centro urbano San Donato “La destinazione socio-culturale di questo spazio rientra nel percorso partecipativo dei 100 luoghi – ha aggiunto il presidente Bieber- e costituirà un ulteriore elemento di stimolo e confronto per tutti i cittadini residenti della zona". In linea anche il presidente Federico Gianassi "Sull'onda dei 100 luoghi - ha spiegato il presidente del Quartiere 5- dove molti cittadini chiesero di introdurre importanti funzioni pubbliche nell'area ritengo si tratti di una preziosa opportunità per valorizzare il tessuto urbano di Novoli con servizi socio culturali destinati alla popolazione".

“Credo- ha concluso Bieber- che un centro polivalente come questo con cinema, spazi socio culturali per la cittadinanza, oltre che negozi e una piazza aperta possa essere la migliore risposta, anche di sicurezza, alle esigenze della zona, costituendo un centro di aggregazione e di interesse collettivo. Positiva anche la disponibilità da parte dei propietari di prevedere tariffe agevolate per gli studenti e i residenti della zona per l'ingresso al cinema l'attenzione ad una programmazione di qualità". “Capiamo che il termine è piuttosto screditato, ma si metta nei nostri panni -interviene la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo- come altro dovremmo chiamare un cinema con 5 sale pronte ad essere aperte il 6 dicembre e altre 3 già realizzate anche se al momento senza arredi vista la mancanza di autorizzazioni? In più, il multiplex di Novoli sarà gestito da The Space, il colosso di Mediaset e Benetton, controllato da Mediaset, e ha proprio tutte le caratteristiche degli altri multiplex che in tutta Italia portano lo stesso nome e nella nostra regione, a Livorno e a Grosseto, hanno fatto chiudere le altre sale cittadine.

La catena The Space rafforza, con questa apertura fiorentina, il monopolio di Silvio Berlusconi sul cinema italiano, visto che controlla già gran parte della produzione, della distribuzione e dell'esercizio nel mercato cinematografico. E pazienza per i famosi e sempre più rari cinema di quartiere, tanto lodati per la funzione sociale che svolgono; cosa possono fare di fronte a The Space Cinema che si presenta, nella locandina pubblicitaria: "il numero 1 per presenze, per fatturato, per raccolta pubblicitaria e negli insediamenti metropolitani"? Forse sperare che i cinefili scelgano sulla base della qualità, dato che nessuno pensa che un'operazione economica di questa portata sia fatta per un circuito culturale e, visti i tempi di crisi, anche sulla base del prezzo, dato che abbiamo saputo che un ingresso di sabato sera -senza il 3D- costerà ben 11 euro.

Come dire che in questo caso la qualità è inversamente proporzionale al prezzo”.

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