Concessi gli arresti domiciliari all'investitore di Allison

Stefanoni, il rappresentante di 56 anni che il 2 ottobre a San Giovanni Valdarno ha investito e ucciso Allison Owens, lascia il carcere di Sollicciano. Non c'è pericolo di inquinamento delle prove

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2011 15:24
Concessi gli arresti domiciliari all'investitore di Allison

Stefanoni, il rappresentante di 56 anni che il 2 ottobre a San Giovanni Valdarno ha investito, uccidendola, la giovane ragazza americana Allison Owens, lascia il carcere fiorentino di Sollicciano. Omicidio colposo e omissione di soccorso le ipotesi di reato che gli sono state contestate. L'uomo dopo essere fuggito ed aver portato l'auto in riparazione presso due diverse officine, si è poi costituito dichiarando di essere tornato sul luogo dell'incidente senza trovare traccia dell'investimento. Il gip Andrea Claudiani ha revocato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta del pm Marco Dioni che ha ritenuto decaduto il pericolo di inquinamento delle prove, arresti domiciliari a casa. Stefanoni era in carcere a Firenze dal 7 ottobre, giorno in cui, assieme all'avvocato Francesco Maresca, si era costituito presso la caserma dei carabinieri di San Giovanni Valdarno. Il 10 ottobre il gip, dopo verifica dei fatti, delle dichiarazioni, delle smentite, del reale coinvolgimento dell'uomo visto che alla guida avrebbe potuto esserci un familiare, aveva convalidato l'arresto disponendone la misura di custodia cautelare in carcere.

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