50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze

Si parte il 20 ottobre al cinema Odeon. Ai confini del documentario con il Festival dei Popoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2011 22:44
50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze

FIRENZE– Tutti a caccia del puzzle degli appuntamenti per vincere abbonamenti alla stagione 2012 del cinema Odeon, che è stato proposto di far diventare una delle Case del cinema dell’Europa. Queste le novità che hanno segnato la presentazione “fiorentina” della quinta edizione dei 50 giorni di cinema internazionale, il festival dei festival curato dalla Mediateca Fondazione Sistema Toscana e dalla Regione Toscana, con la collaborazione della Provincia e del Comune di Firenze, che prenderà il via il 20 ottobre prossimo per concludersi il 9 dicembre.

Nove appuntamenti uno di seguito all’altro, accanto a sette eventi speciali legati alla manifestazione, con oltre 150 proiezioni; un evento che nell’edizione 2010 ha richiamato 50mila spettatori. “Cave of Forgotten Dreams” il nuovo documentario del maestro Wernan Herzog, proiettato in tecnologia 3D, “Wild thing” di Jérôme De Missolz sul post-punk degli anni 70, “Crazy Horse” di Frederick Wiseman sullo storico cabaret parigino fondato nel 1951 e tuttora frequentatissimo grazie alle sue bellissime ballerine sono alcuni dei titoli selezionati, tra gli eventi speciali, dalla 52° Festival dei Popoli - Festival Internazionale del Film Documentario - dei neo direttori Maria Bonsanti e Alberto Lastrucci, che si svolgerà dal 12 al 19 novembre, tra Cinema Odeon e Spazio Uno, all’interno della 50 giorni di cinema internazionale a Firenze (la manifestazione coordinata da FST - Mediateca Regionale Toscana Film Commission).

Tra le novità di questo anno il premio “Cinemaitaliano.info - CG Home Video” che sarà consegnato al “Miglior Film Italiano” presentato al Festival dei Popoli: “CG Home Video” offre l’opportunità di pubblicare, distribuire e commercializzare, su tutto il territorio italiano, il film decretato come vincitore dalla giuria composta dai giornalisti del portale web. La struttura del Festival conferma il Concorso internazionale di lungometraggi con 14 film inediti che concorreranno al Premio dei Popoli al Migliore Film (Euro 8.000), Premio dei Popoli alla Migliore Regia (Euro 3.500) e alla Targa "Gian Paolo Paoli" come miglior film etno-antropologico; il Concorso internazionale di cortometraggi: 14 film inediti che concorrono al Premio dei Popoli al Migliore Cortometraggio (Euro 2.500) e al premio assegnato dalla giuria di studenti della scuola Lorenzo de’ Medici/Università di Firenze (euro 1000).

Sarà riproposta, per il secondo anno, la sezione Panorama Italiano, una selezione di lungometraggi della migliore produzione nazionale dell’ultimo anno, che concorrerà sia al Premio “Cinemaitaliano.info - CG Home Video” che al Premio attribuito dal pubblico (al quale concorrerà anche i concorsi internazionali). Per il secondo anno a Firenze Durante il Festival dei Popoli si terrà Italian doc screening, il più grande evento dedicato al documentario in Italia a cui partecipano più di 40 broadcasters internazionali.

Contestualmente la seconda edizione degli Stati generali del documentario in Toscana, nati con l’intento di valorizzare questa preziosa forma d’arte organizzati dall’associazione “Documentaristi anonimi”. “I nuovi territori del cinema del reale – hanno spiegato i direttori -, tra ricerca, trasversalità e sperimentazione, sono lo spazio d’indagine della 52esima edizione che si spinge ai confini del documentario per esplorarne le contaminazioni con gli altri generi. L’idea è di pensare il festival come un laboratorio permanente, con un’attenzione particolare ai giovani autori e agli esempi più innovativi del panorama documentaristico mondiale”.

A conferma di questa impostazione, la scelta di dedicare la retrospettiva a Isaki Lacuesta, giovane ma già affermato regista catalano, che ha al suo attivo 24 film (tra lunghi e corti) molto apprezzati nei maggiori festival internazionali. Si tratta della prima retrospettiva in Italia su questo autore che spazia tra fiction e documentario in un’inedita fusione tra generi e linguaggi del cinema. Tra le anteprime il regista catalano presenterà “El cuaderno de Barro” e “Los pasos dobles”: il primo, che segue il lavoro di Barceló in Africa, è un documentario nato durante le riprese del secondo, che si dipana come film misterioso e affascinante, muovendosi senza paura in un territorio in cui le distinzioni tra finzione e realtà si confondono.

Tra i titoli da segnalare della retrospettiva la proiezione de “La noche que no acaba”, un omaggio alla star hollywoodiana Ava Gardner e al suo amore per la Spagna.

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