Alla Flog il Festival dei Popoli

A Firenze dal 30 settembre al 5 novembre “Suoni d’AFRICA e d’Oltremare”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 settembre 2011 20:07
Alla Flog il Festival dei Popoli

Firenze - Se l’Africa è la culla dell’Uomo e se la nascita della musica coincide con la comparsa dell’Uomo sulla Terra, allora la musica è nata in Africa. All’Africa, alla Grande Madre culla dell’umanità, è dedicata la 36° edizione del Festival Musica dei Popoli che si svolge a Firenze dal 30 settembre al 5 novembre 2011. Promosso dalla F.L.O.G. (Fondazione Lavoratori Officine Galileo) con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, il Festival vuole mettere in luce le nuove tendenze della musica africana e i processi di ibridazione che hanno avuto luogo dall’incontro con stili e generi musicali occidentali, così come la continuità delle musiche tradizionali che giungono dalla Guinea Conakry. Nell’immaginario collettivo, l’Africa Nera è da sempre associata al mondo dei tamburi e delle percussioni.

Ad inaugurare il Festival sarà quindi un gruppo di maestri percussionisti congolesi, LES TAMBOURS DE BRAZZA (30/09 Auditorium FLOG), vera e propria formazione musicale contemporanea che associa la batteria jazz ai tamburi ngoma, il basso elettrico alle danze tradizionali, combinazione capace di infiammare le platee di tutto il mondo. Il tenorsassofonista David Murray, che ha sempre vissuto i suoi 35 anni di onoratissima carriera all'insegna della scommessa e dell'avventura artistica, presenterà al festival il suo ultimo progetto discografico: DAVID MURRAY CUBAN ENSEMBLE plays Nat King Cole “en español” (15/10 Auditorium FLOG).

Il repertorio è tratto dai due album incisi da Nat King Cole in lingua spagnola. Il live, ancora più del disco, regala emozioni forti, complici arrangiamenti spesso graffianti, all'interno dei quali Murray sfodera la sua esuberante vena creativa.  Produzione originale di Musica dei Popoli il concorso “AfroContest”, dedicata ai musicisti africani residenti in Italia. Durante le due serate finali (21 e 22/10 Auditorium FLOG) si esibiranno i finalisti del concorso, alcuni dei quali si aggiudicheranno il premio, ovvero l’incisione discografica con l’etichetta indipendente Materiali Sonori.

Il proposito è quello di valorizzare l’apporto artistico e culturale degli artisti africani che vivono nel nostro Paese e dare loro l’opportunità di avere una visibilità nazionale ed internazionale all’interno della cornice di un festival prestigioso. La serata, che vedrà la partecipazione della cantante italo-africana SABA ANGLANA, verrà svolta in collaborazione con l’AMREF, a cui saranno devoluti parte degli incassi delle due serate. “Taranta nera. Il Salento incontra l’Africa” (29/10 Auditorium Flog) è un incrocio al Sud, un incontro originale e coinvolgente in cui la pizzica tarantata degli OFFICINA ZOE’ incontra i ritmi malinkè di MAMADOU KONE, la frenesia dei tamburelli salentini dialoga con il tamburo parlante di BABA SISSOKO e il canto griko si fonde con la tradizione orale dei griot del Mali della cantante MAMANY KEITA. Evento speciale del festival sarà il CINE-CONCERTO “REQUIEM FOR A DYING PLANET” di Ernst Reijseger (1/11 Cinema Odeon, Firenze) promosso da FLOG in collaborazione con FST / Mediateca Regionale Toscana e Festival del Film Etnomusicale.

Sulle memorabili immagini tratte dai film "The White Diamond" e "The Wild Blue Yonder", Herzog ha inserito le musiche di un ensemble ugualmente strabiliante, in cui si fondono il violoncello dell’olandese Ernst Reijseger, la voce del senegalese Mola Sylla e le polifonie del gruppo CUncordu E Tenore dE Orosei, cinque interpreti del tradizionale canto a cappella sardo. Questo cine-concerto vuole ricreare dal vivo le magiche atmosfere dei due film in uno spettacolo multimediale frutto di una combinazione suggestiva di immagini e suoni. Chiuderà il festival MAMADY KEITA & SEWA KAN (5/11 Teatro Dante, Campi B.), considerato il più grande suonatore di djembé al mondo, nato nel 1950 in Guinea, iniziato al djembé dall’ età di 7 anni, a 14 anni entra a far parte del Balletto Nazionale Djoliba di Guinea diventandone presto il percussionista solista ed in seguito il direttore artistico.

Il concerto sarà preceduto, alle ore 20.30, dalla proiezione del film Djembefola di L. Chevallier, documentario biografico su Mamady Keita. Due gli eventi collaterali al festival: “MusicAfrica”, lezione-concerto per le scuole sulla musica africana tenuta dal musicista burkinabé Gabin Dabire (2, 3 e 4/11) e uno stage di percussioni e danza africana con Bebey Youla e Babara Bangoura (6/11). Per info 055 46 28 714 www.musicadeipopoli.com

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