Progetto Cafaggiolo, Targetti e la valorizzazione del Mugello

Tutela, sviluppo e valorizzazione della villa e della tenuta medicea di Cafaggiolo, in Mugello, su un’area di circa 370 ettari dei quali 193 nel Comune di Barberino di Mugello e 177 nel Comune di San Piero a Sieve.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2011 15:02
Progetto Cafaggiolo, Targetti e la valorizzazione del Mugello

Tutela, sviluppo e valorizzazione della villa e della tenuta medicea di Cafaggiolo, in Mugello, su un’area di circa 370 ettari dei quali 193 nel Comune di Barberino di Mugello e 177 nel Comune di San Piero a Sieve. E’ il “progetto Cafaggiolo”, un progetto prevalentemente turistico, ma che riguarda direttamente vari altri settori, dall’urbanistica all’ambiente e all’energia, dall’agricoltura alla viabilità, dall’archeologia alla cultura. “Un progetto di grande complessità – sottolinea la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti – con un forte investimento privato (170 milioni messi sul tavolo dalla proprietà, la Società Cafaggiolo) ma con evidenti ricadute ‘pubbliche’ sul territorio, non solo da un punto di vista economico e occupazionale, ma anche sul fronte della valorizzazione architettonica, culturale, paesaggistica e agricola del Mugello.

Un progetto dunque da seguire con grande attenzione, lungo un percorso ‘modello’ di collaborazione istituzionale che oggi abbiamo sancito”. Queste le premesse del protocollo d’intesa di cui si è fatta promotrice la Regione Toscana e che è stato firmato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati dalla vicepresidente Stella Targetti, dai rappresentanti degli enti locali coinvolti (Andrea Barducci per la Provincia di Firenze, i sindaci dei Comuni di Barberino di Mugello e di San Piero a Sieve, Carlo Zanieri e Marco Semplici), dal segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, Gaia Checcucci, dal Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana, Maddalena Ragni, oltre che dal presidente e proprietario della società Cafaggiolo, Alfredo Lowenstein. L’intervento che la Società Cafaggiolo intende attuare prevede il riuso del patrimonio edilizio esistente per destinarlo ad attività ricettive turistico-alberghiere, la realizzazione di uno spazio per sport, fitness e tempo libero (un centro benessere, un centro per il Polo, percorsi equo-turistici), e la creazione di un polo museale con attività culturali, il tutto attuando interventi di recupero e riqualificazione dell’esistente e, in parte, interventi di nuova edificazione.

Si progetta anche di utilizzare al massimo le energie rinnovabili al fine di rendere l’intervento energeticamente autonomo e pulito. Le ricadute occupazionali fornite dalla società parlano di 400 occupati diretti, di 300 nell’indotto, e di 120 persone in fase di realizzazione degli interventi. Altri elementi qualificanti sono gli interventi previsti per la riqualificazione paesaggistica dell’area e il recupero delle attività agricole e forestali tradizionali. Si tratta di un complesso di aspetti rilevanti anche in vista dell’iter avviato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dalla Regione Toscana per candidare nella lista del patrimonio dell’Unesco il Sistema delle Ville e giardini Medicei di cui Cafaggiolo fa parte.

Una candidatura che esige di garantire la conservazione dei beni culturali e dei beni paesaggistici esistenti, sia quelli già riconosciuti, sia quelli oggetto di eventuali attività di ricognizione, in modo da salvaguardare i caratteri storico-artistici e paesaggistici e da valorizzare i valori identitari. Nel protocollo firmato oggi si sottolinea inoltre la necessità di evitare che vengano sottratti beni e risorse alla comunità locale, rendendo invece disponibili i vantaggi e gli aspetti qualitativi del progetto attraverso convenzioni da stipulare tra enti pubblici e proprietari.

Va pertanto prevista una fruizione pubblica dei beni culturali presenti nell’area e una utilizzazione pubblica del parco. Il protocollo infine stabilisce la scadenza del 31 dicembre 2011 per l’effettuazione dei necessari approfondimenti nei vari settori da parte di tutti i firmatari del protocollo.

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