Che colore ha la privatizzazione dell'ATAF?

L'azienda fiorentina sta riverniciando i nuovi e i vecchi autobus, che non saranno più arancione. Perché?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 agosto 2011 23:21
Che colore ha la privatizzazione dell'ATAF?

di Montecristo FIRENZE- Ad aprile 2011 è stato presentato il bando per la scelta di un advisor a cui affidare la procedura di privatizzazione di Ataf Gestioni e qualche settimana dopo si sono visti in città un maxi striscione per contestare il sindaco, ma anche Adesivi anti-Renzi, fischietti, palloncini color arancione-bus e scioperi sino a luglio. Le proteste made in Ataf hanno dato fondo a tutte le iniziative per ottenere un confronto con i sindacati.

Ad agosto è nato addirittura il comitato contro la privatizzazione di Ataf e per il trasporto pubblico come bene comune. Nel frattempo la dismettenda azienda ha messo in strada gli Avancity, la nuova gamma di autobus prodotto dalla BredaMenariniBus, un colosso di 12 metri a 3 porte, pare piuttosto economico, e colorato di bianco. Sì, perché la futura ex azienda pubblica sta spendendo denaro per ricolorare anche i vecchi bus (per fortuna solo quelli non destinati ad una prossima alienazione). A questo punto una domanda è spontanea e legittima: ma il bianco non è esattamente il colore della Gest? Gestione ed Esercizio del Sistema Tranvia è il nome della società di diritto privato che ha preso in gestione il sistema di trasporto pubblico di Firenze su tram, sinora limitato alla sola linea 1.

Si tratta di un'azienda di proprietà della stessa ATAF e RATP Parigi. D'altronde -si potrà obiettare- chi potrebbe mai comprare l'ATAF se non la GEST, o direttamente la RATP? Ma proprio per questo è giusto che pellicoliamo i nostri autobus con i soldi pubblici nei colori del nuovo gestore, ancor prima che ce li acquistino? Ma c'è una questione ancor più rilevante da approfondire: il Trasporto pubblico locale sta andando finalmente verso la gara unica per tutta la Toscana.

Proprio a fine luglio 2011 questa decisione, destinata a cambiare il futuro del trasporto pubblico regionale, è stata confermata dell'assessorato regionale, in recepimento sostanziale di logiche dettate dall'Unione Europea. Toccherà infatti alla Regione stilare il bando per la gara unica per il trasporto pubblico locale su gomma, realizzando una sola comunità tariffaria per tutta la Toscana. "Contro i tagli ai trasporti l'unica soluzione è una gara unica" sostiene in proposito l'assessore Ceccobao, che ha messo d'accordo province e comuni, prevalentemente a guida PD. Ma allora consentiteci il dubbio conclusivo -tanto è lì che volevamo andare a parare- che senso ha comprare una azienda come l'ATAF quando è prossima la gara unica per il TPL in Toscana? A meno che qualcuno non abbia paura proprio delle insidie di un bando di gara a norma UE che potrebbe aprire le porte a un concorrente sulla stessa città in cui si opera già, impedendo di fatto la realizzazione di un monopolio intermodale.

E stia tendando di correre ai ripari, con l'avallo della politica.

Notizie correlate
In evidenza