Ataf, entro il 30 settembre la decisione, incognita sui posti a rischio

In Palazzo Vecchio incontro del Direttivo con i Sindacati. Riunione interminabile e votazione di un documento di sintesi. La Road Map verso la privatizzazione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2011 16:36
Ataf, entro il 30 settembre la decisione, incognita sui posti a rischio

Iniziano i sindaci che compongono il direttivo di Ataf, su tutti Gianassi, Gheri e Bartolini, l'assessore Mattei per delega di Renzi ed è presente anche il presidente Filippo Bonaccorsi, un incontro "preparatorio" all'apertura verso i sindacati chiamati in causa a metà mattinata. "Abbiamo ascoltato le loro posizioni" spiegherà a mezzogiorno Luciano Bartolini, sindaco di Bagno a Ripoli che non si sottrae ad offrire un quadro parziale dei lavori in corso. "C'è un'apertura da parte dei Comuni - sottolinea - perché alla Gara ci dobbiamo arrivare forti e coesi, altrimenti perdiamo.

Non abbiamo parlato di esuberi o altro, valuteremo come muoverci cercando di darci dei tempi certi, perché non è possibile prolungare oltre con incontri su incontri, bisogna arrivare ad un punto e decidere" Amerigo Leoni della Cisal e Massimo Milli di Cgil, seppur con vedute diverse sono in attesa di capire cosa può emergere dal tavolo in cui verranno svelate le carte dell'Advisor. Di altro parere Alessandro Nannini, coordinatore dell'RSU che senza certezze sull'argomento occupazionale e futuro dell'azienda non è disposto a trattare, per chiarire la sua posizione sottolinea "Siamo partiti con gli scioperi quando si diceva che sarebbe stato privatizzato il 40% dell'azienda..

adesso si parla del 100% e secondo voi siamo pronti a tornare indietro?". Non muore la speranza di una 'cordata' forte tra aziende del settore per presentarsi alla Gara regionale con un peso specifico (basso rispetto alla concorrenza) di valore almeno territoriale. Leoni dal punto di vista della causticità è il meno contenibile: "Io ho qui il mio discorso.. Caro sindaco Renzi grazie per averci finalmente ricevuti" ma sorride. "E' l'ennesima volta che ci convoca - esclama - e non l'abbiamo mai incontrato".

Sul discorso del Privato disponibile ad accollarsi il servizio pubblico ci crede poco: "Ma secondo voi un privato si interessa di distribuire le corse in funzione del servizio al cittadino? Questi pensano che poi il privato acquisti gli autobus di Ataf e li parcheggi nei depositi a pagamento. Secondo me il privato compra i mezzi all'estero dove gli costano meno e poi li mette dove vuole lui" Cgil e Cisl hanno fatto dei passi importanti proponendo l'ipotesi di una vendita al privato nel post gara e dicendosi "non contrari ad una privatizzazione" che a questo punto sarebbe da valutare nei tempi e nei modi in modo tale da non lasciare tutti 'alla fermata' ma trasportando i sindacati insieme alle istituzioni verso una partecipazione di intenti.

Questo l'auspicio. Ma degli esuberi? In realtà non se ne sa niente. "Nella relazione dell'advisor non se ne parla, sono altre le valutazioni" hanno ribadito Ataf ed i sindaci. Il discorso dei 400 posti che salterebbero resta legato dunque, all'opinione espressa da Bonaccorsi in merito al numero totale dei dipendenti, 1300 amministrativi ed autisti che, in caso di vendita, vedrebbero gli autisti trovare più facilità di reinserimento rispetto al personale degli uffici. Personale amministrativo che al momento svolge consulenza anche per altre realtà locali come Linea che a fine mese corrisponde ad Ataf una parcella per il servizio reso. Matteo Renzi ha espresso più volte la volontà di portare avanti autonomamente la decisione, l'apertura è una novità e la breve battuta con la quale ha evidenziato il cambiamento di rotta da parte della Cgil la dice lunga sui rapporti intercorsi fino ad ora.

Restava il dubbio sul dialogo con la Regione Toscana che deve dettare i tempi del Bando di Gara. Renzi pochi giorni fa diceva "Credo che ognuno debba occuparsi dei propri compiti, a me una Regione che pretende di occuparsi di tutto non piace", insomma la celerità imposta dall'assessore ai Trasporti, Ceccobao, era rimasta di traverso al primo cittadino di Palazzo Vecchio. Chi, invece, non ha mai mollato sul voler coinvolgere la Regione è stato Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino che a fine serata dirà "C'è la Regione, c'è scritto sul documento finale che chiederemo uno slittamento dei tempi" Dalla conclusione della riunione emerge infatti un documento di sintesi, elaborato tra mille cancellature e ristampe, votato poi all'unanimità, nel quale si stabilisce che il presidente Bonaccorsi dovrà incontrare i Sindacati per mostrare loro la relazione dell'Advisor, che la Regione sarà chiamata in causa entro breve per proporre un prolungamento dei tempi per il Bando, almeno di tre o quattro mesi.

Che la decisione ultima dovrà arrivare entro il 30 settembre ed a stretto giro di Consigli comunali l'atto dovrà essere votato dalle singole assemblee. Massimo Mattei, visibilmente provato dal serrato confronto, si dice soddisfatto e sereno della convergenza sul tavolo "Non siamo tutti d'accordo su tutto perché non siamo in dittatura - sottolinea - però ci sono delle situazioni che si vanno chiarendo e nelle prossime settimane potremo arrivare ad una intesa". Ant.

Len.

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