Eaton: cacciati i lavoratori che occupavano

Indignazione per il blitz ad opera di una squadra di guardie giurate assoldate dalla Eaton, ma anche la sorpresa per la scelta operata dalla multinazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2011 15:10
Eaton: cacciati i lavoratori che occupavano

Firenze – Bliz questa mattina all'alba, attorno alle 4.30, allo stabilimento della Eaton di Massa. Un gruppo di persone mandato dall'azienda ha cacciato gli occupanti che stavano facendo il turno di notte: per la precisione dodici guardie di un’agenzia privata che hanno evacuato i lavoratori della fabbrica, occupata dallo scorso 6 ottobre 2010. Appena avuto notizia di quanto sta accadendo alla Eaton di Massa, il presidente Enrico Rossi ha inteso trasmettere ai lavoratori la sua piena solidarietà e la condivisione della protesta contro questo ennesimo affronto della proprietà.

“Lo ritengo tanto più grave – aggiunge Rossi – in quanto inutile, mentre sono in corso le trattative per l’acquisizione dell’intera area industriale da parte della Regione. Non posso che ribadire la mia ferma volontà di perseguire e raggiungere con ogni mezzo legittimo l’obiettivo della proprietà immobiliare del sito per avviare il processo di reindustrializzazione”. “Gli eventi di oggi e la ferma e giusta protesta dei lavoratori della Eaton costiuiscono un ulteriore stimolo per concludere rapidamente l’operazione – conclude il presidente Rossi -.

Faccio comunque appello al comune senso di responsabilità perchè siano evitate ulteriori tensioni”. “Voglio esprimere tutta la mia solidarietà ai lavoratori della Eaton che hanno subito stamattina un atto intimidatorio da parte della proprietà con l’espulsione dalla fabbrica del presidio operaio a guardia della struttura”. L’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini non nasconde l’indignazione per il blitz, ma anche la sorpresa per la scelta operata dalla multinazionale.

“Non si comprende questa azione contro lavoratori che manifestano a tutela del proprio diritto di rientro al posto di lavoro. Rischia solo di acuire le tensioni – sottolinea Simoncini – mentre si lavora, con la Regione in prima fila, sulla linea concordata per acquisire l’area industriale da parte di Fidi Toscana. Per altro il recente accordo firmato con i lavoratori nelle settimane scorse sembrava presagire una ripresa di rapporto nei giusti termini tra azienda e lavoratori. Oggi invece siamo di fronte ad un’azione arrogante che credevo ormai appartenere ad altre stagioni, e che rischia solo di gettare benzina sul fuoco.

Sono certo – conclude l’assessore – che i lavoratori sapranno rispondere alla Eaton con il senso di responsabilità e la serietà che hanno sempre dimostrato in tutta la vicenda.” “L’episodio di stamani è l’ennesima dimostrazione dell’arroganza dell’azienda”. È il commento di Roberto Rizzo, Responsabile Dipartimento Lavoro-Welfare Idv Toscana, e Galeano Fruzzetti, Coordinatore Idv Massa Carrara, in merito al blitz di questa mattina all’alba.“Si tratta di una forzatura assolutamente priva di senso – spiegano Rizzo e Fruzzetti - anche perché oggi è prevista un’assemblea dei lavoratori proprio per discutere della conciliazione firmata davanti al giudice del lavoro di Massa, che aveva chiuso la causa aperta dai lavoratori contro l'azienda per licenziamento ingiustificato”.

“Nonostante l’accordo di recessione delle vertenze sindacali – aggiungono i dirigenti Idv - nonostante la Regione Toscana abbia annunciato e avviato il processo di acquisto delle aree e di reindustrializzazione dello stabilimento, nonostante le parti sociali, le Istituzioni e le forze politiche si siano impegnate per un comune percorso di soluzione, constatiamo da parte dell’azienda la volontà, per altro dimostrata fin dall’inizio, di non voler sbloccare un percorso positivo per tutti”.

“A questo punto – concludono Rizzo e Fruzzetti - chiediamo l’intervento del Prefetto di Massa, delle Istituzioni Locali e della Regione Toscana affinché in futuro vengano scongiurati simili episodi, siano salvaguardati gli sforzi messi in campo negli ultimi mesi per il rilancio e lo sviluppo dell’area e affinché siano ripristinati i diritti dei lavoratori a presidiare lo stabilimento fino a quando la soluzione della vertenza non sarà definitiva”.

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