Barboncina uccisa a calci a pugni, condanna confermata

Barboncina uccisa a calci a pugni nel 2007: Corte d’Appello di Firenze conferma condanna a 10 mila euro di multa inflitta dal Tribunale di Pistoia. La LAV parte civile nel processo plaude alla sentenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2011 18:43
Barboncina uccisa a calci a pugni, condanna confermata

Pistoia - La Prima Sezione penale della Corte d’Appello di Firenze, il primo giugno, ha confermato la condanna a 10.000 euro di multa, inflitta dal Tribunale di Pistoia con sentenza del 9 novembre 2009, a un uomo, al tempo dei fatti in servizio a Pistoia, imputato del reato di maltrattamento di animale aggravato dalla morte dello stesso, per avere colpito ripetutamente con calci e pugni la barboncina Camilla di proprietà di un’amica. Il reato fu commesso il 13 agosto 2007, a Pistoia, e determinò la lesione delle vertebre cervicali e la paralisi completa del cane che morì il giorno successivo per insufficienza respiratoria e arresto cardiocircolatorio.

La LAV, parte civile nel processo, ha accolto con favore la sentenza di secondo grado e ritiene necessaria una sempre maggiore diffusione del rispetto nei confronti degli animali. “Siamo soddisfatti della sentenza della Corte d’Appello di Firenze, la tragica fine della barboncina Camilla è una brutta storia di violenza nei confronti di un piccolo essere vivente deceduto dopo una terribile agonia - dichiara Ilaria Innocenti, responsabile del settore Cani e Gatti della LAV - Simili reati devono essere prevenuti attraverso una capillare attività di sensibilizzazione e di informazione sulla corretta interazione con gli animali: la LAV lo fa da più di 30 anni, anche attraverso attività educative nelle scuole, ma è indispensabile lavorare ad ogni livello e in ogni ambito, per diffondere un’autentica cultura del rispetto degli animali.

E’ per questo motivo che sono sempre più numerosi anche i convegni realizzati dall’Associazione, dedicati alla sofferenza animale e al maltrattamento, convegni indirizzati a Forze dell’Ordine e medici veterinari e ai cittadini tutti”.

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