Caso Battisti, la Toscana chiede l’estradizione

Approvata all’unanimità una mozione del gruppo PdL. Giovanni Donzelli: “Segnale forte della Toscana per diffondere la cultura della legalità, della giustizia sociale e della solidarietà”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2011 19:36
Caso Battisti, la Toscana chiede l’estradizione

Firenze – Un obbligo morale prima che politico ed istituzionale: ricordare le vittime del terrorismo ed assicurare alla giustizia criminali che hanno tentato di minare le fondamenta della nostra Repubblica e lo Stato democratico. Questo il tema di fondo della mozione presentata dal gruppo PdL in Consiglio regionale che ha riscosso sostegno unanime dell’Aula. Un testo presentato in realtà circa sei mesi fa, oggi quanto più “attuale, tempestivo e puntuale”, ha ricordato il consigliere Giovanni Donzelli, considerato che la “giustizia brasiliana è più lunga della nostra”.

“Sul caso del terrorista Cesare Battisti ancora non si è scritto la parola fine. Questa mozione – ha sottolineato il consigliere – è l’occasione ideale per dare un segnale forte al Brasile: la Toscana vuole giustizia. Il terrorista Battisti deve scontare la sua condanna nelle carceri italiane”. Da qui l’invito per un impegno dell’Esecutivo a riconoscersi nelle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che aveva giudicato “incomprensibile la scelta della mancata estradizione” e conseguentemente ad “esprimere profonda delusione, amarezza e contrarietà”. Il testo predentato dal PdL è stato emendato durante il dibattito per trovare una “soluzione unitaria” tra maggioranza e opposizione su un tema che, ha sottolineato ancora Donzelli, “non può dividere anche per rispetto dei familiari delle vittime di questo estremista rosso che in carcere si è scoperto scrittore raffinato e che in realtà è solo un criminale comune che ha commesso omicidi usando la scusa dell’ideologia politica”.

La mozione, chiedeva infatti di “sospendere qualsiasi rapporto di cooperazione e aiuto allo sviluppo con il Brasile” e di “utilizzare i fondi stanziati e non ancora utilizzati per iniziative tese a sostenere le vittime del terrorismo oltre che per campagne di informazione tra i giovani sui danni creati dal terrorismo, contro la violenza in generale e in particolare nella politica”. Queste due richieste sono state tolte dal testo e il voto compatto del Consiglio regionale è arrivato dopo l’intervento del consigliere Enzo Brogi (Pd): “Il prezioso lavoro di cooperazione che viene fatto, non solo dalla Regione ma anche da associazioni ed enti parrocchiali - ha detto Brogi – non deve essere interrotto.

La Toscana pretenda l’estradizione di Cesare Battisti confermando però il crescente impegno a favore di progetti per lo sviluppo locale sostenibile in Brasile e la promozione reciproca dei territori con particolare riguardo alla collaborazione tra i sistemi produttivi di innovazione e di ricerca”. Il testo approvato, invita inoltre il Governo e le altre Regioni coinvolte in programmi di cooperazione per il Brasile a ribadire con forza la richiesta di estradizione di Battisti.

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