Sfondano la vetrina del Pdl durante il corteo per gli arrestati

Il coordinatore regionale del PdL: “A tutela dei nostri militanti abbiamo deciso di rinunciare alle sedi su strada”. Baldini (Pdl): "Ennesimo atto di aggressione. I soliti 'pacifinti' anarchici" Renzi: “Gesto ignobile e indegno di Firenze”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2011 21:26
Sfondano la vetrina del Pdl durante il corteo per gli arrestati

Alcune centinaia di militanti e simpatizzanti dei movimenti anarchici hanno sfilato oggi per le vie del centro a Firenze. Erano circa 500 gli anarchici al corteo partito da piazza San Marco alle 16.30 e diretto in piazza Bambini di Beslan. Quando stavano manifestando sui viali alcuni antagonisti hanno infranto a sassate, calci e spranghe la vetrata della sede del Pdl, in viale Spartaco Lavagnini. Il 4 maggio 2011, 22 studenti erano stati svegliati da uomini in divisa che, ordinanze alla mano, avevano perquisito le loro case. “Un gesto ignobile e indegno di Firenze”.

Così il sindaco Matteo Renzi ha condannato l’episodio avvenuto questo pomeriggio in città. Oltre alla condanna del gesto, Renzi esprime anche solidarietà agli esponenti del Pdl. “Siamo stanchi di questa situazione: quanto accaduto oggi pomeriggio è un crimine contro la democrazia. Mi chiedo cosa sarebbe successo se anziché seguire diligentemente i consigli della Questura non avessimo rinunciato ad esercitare il nostro diritto di fare politica nella nostra sede; il sabato pomeriggio la sede è infatti frequentata dai ragazzi del movimento giovanile e spesso è luogo di riunione dei nostri dirigenti ed eletti”.

Così l’onorevole Massimo Parisi, coordinatore regionale del PdL, conversando con i giornalisti davanti alla sede regionale del Pdl di Firenze, oggetto di un attentato che ha comportato la distruzione della vetrata principale e un principio d’incendio. “Siamo di fronte ad una preoccupante escalation: non si sono ‘limitati’ a sfondare la vetrina, ma lanciando i fumogeni all’interno della sede, vicino al nostro materiale propagandistico, avrebbero potuto causare un incendio.

In questa città – prosegue Parisi - è a rischio l’agibilità democratica, poiché ci viene negata la libertà di esporre per strada, alle nostre vetrine, i simboli del nostro partito. Abbiamo pertanto deciso di lasciare questa sede. Ricordo infatti che poche settimane fa abbiamo subito un altro tentativo di sfondamento della vetrata, mentre la sede di Forza Italia di piazza Pier Vettori fu bersaglio di una bomba carta. Sentiamo la responsabilità di tutelare la sicurezza dei nostri militanti e dirigenti, e pertanto abbiamo deciso che abbandoneremo le sedi su strada.

Ringrazio l’assessore comunale Massimo Mattei che è venuto in sede per portare la solidarietà sua, del sindaco e dell’amministrazione comunale”, conclude il coordinatore regionale del PdL. "L'ennesimo vile attacco dai soliti 'pacifinti' anarchici". Commenta così Samuele Baldini, capogruppo del Pdl in Provincia di Firenze, l'assalto alla sede del partito di viale Lavagnini. "A nome di tutto il Gruppo in Palazzo Medici Riccardi mi trovo - a distanza di pochi giorni - a condannare l'ennesimo atto di aggressione nei confronti delle sedi del nostro Partito - spiega Baldini - Questa volta - una differenza notevole - gli aggressori potrebbero, anche se hanno attaccato la sede con passamontagna (cosi ci viene riferito), essere identificati e potrebbero - ce lo auguriamo - andare ad aggiungersi agli arresti degli ultimi giorni.

L'ennesimo vergognoso atto di aggressione che - almeno per quanto ci riguarda - non frenerà nè interromperà l'azione e la passione di quanti hanno scelto di fare politica con il Popolo della libertà nella città di Firenze". Il Presidente del Consiglio provinciale David Ermini condanna "l'assalto vigliacco e violento compiuto oggi da un corteo di estremisti in viale Lavagnini a Firenze". Ermini ha chiamato il capogruppo del Pdl in Provincia, Samuele Baldini, per esprimere solidarietà e condivisione nello sdegno per quanto accaduto. "Esprimo al PdL la più totale solidarietà da parte mia e di tutta la Lega Nord Toscana e condanno duramente questo vile attacco da parte degli anarchici e di frange dell'estrema sinistra, che hanno pure inneggiato alla strage di Nassirya".

E' quanto afferma l'eurodeputato Claudio Morganti in seguito alla devastazione della sede fiorentina del partito di Silvio Berlusconi. "Sono proprio curioso di vedere - conclude l'onorevole Morganti - se la Federazione della Sinistra, i Cobas e i partiti che gravitano intorno alla sinistra radicale avranno ancora il coraggio di difendere questi violenti". "L'atto vandalico, attuato oggi nel corso della manifestazione degli anarchici è stato l'ennesimo atto intimidatorio e vigliacco nei confronti della sede del primo partito del nostro paese -dichiarano il Consigliere Regionale Tommaso Villa e il Coordinatore della Giovane Italia Firenze Andrea Badò- Ancora più grave se si pensa, che questo grave atto avviene solamente 24 ore dopo la presentazione del nostro esposto alla Procura della Repubblica, con il quale abbiamo voluto denunciare le occupazioni abusive di quattro spazi in altrettante facoltà.

Soprattutto dopo i fatti odierni ci aspettiamo una presa di distanza da parte di tutte le istituzioni, questi fatti non devono più accadere, la città tramite le istituzioni deve tutelare la democrazia . Non saranno certo questi atti vergognosi a limitare la nostra libertà di parola e la nostra azione politica. Continueremo le nostre battaglie tramite la nostra presenza sul territorio, basando il confronto politico sui fatti e le idee e non sulla violenza. Noi- continuano Villa e Badò- non ci spaventiamo, questa violenza si giudica da sola, questi estremisti vanno fermati.

Questo sottolineano Villa e Badò è solamente l’'ultimo di una serie di soprusi, che abbiamo subito, tutto questo è frutto della politica di discriminazione,di una certa sinistra, quella stessa parte che gli italiani nel 2008 hanno deciso di non mandare in parlamento, quella stessa parte che invece di cercare un dialogo e un confronto continua ad incentivare all'odio, quella stessa parte che non rispetta le istituzioni, infanga il tricolore e offende e agisce contro le forze dell'ordine. Ancora una volta - concludono Villa e Badò il nostro ringraziamento alla Questura e alle forze dell'ordine che hanno impedito che la situazione degenerasse ulteriormente".

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