Mihajlovic: ''Sono già stato fischiato e poi applaudito, succederà ancora''

Categorico 'non mollare' il mister chiede concentrazione e due vittorie finali. Ottimo il ricordo dei trascorsi bolognesi con i Menarini. Montolivo verso l'ultima fascia da capitano in casa?. Gioca Frey "Se non accade nulla stanotte"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2011 12:14
Mihajlovic: ''Sono già stato fischiato e poi applaudito, succederà ancora''

Sinisa Mihajlovic presenta l'ultima gara interna di questa sua prima stagione da 'titolare' con il giglio sul petto. "Sono concentrato sul Bologna, ho chiesto ai ragazzi di vincere anche le ultime partite" Per Montolivo potrebbe essere l'ultima da capitano al franchi, ma vista la situazione non sarà ancora un saluto ufficiale: "Riccardo è intelligente, un grande giocatore, un professionista. Col Bologna farà un'ottima partita, per questo sono tranquillo, come anche gli altri faranno bene". "Non finirò mai di ringraziare la famiglia Menarini - ha sottolineato l'ex tecnico rossoblu - perchè mi hanno dato la possibilità di allenare in Serie A.

Non è andata benissimo sul campo, ma mi sono trovato bene". "Malesani è un ottimo allenatore, ha fatto sempre bene dovunque è andato. Non è stato facile con la situazione che ha trovato, ma il Bologna con lui ha fatto un salto di qualità". Se non accade niente stanotte, parola del mister, giocherà Frey: ''Ho parlato con tutti, anche con Neto. nessuno ha creato problemi. Sono professionisti, tutti numeri uno" IL tecnico si aspetta una bella sfida tra Gilardino e Di Vaio che dichiara giocatori essenziali "Un piacere allenarli, mi sento fortunato" Potrebbe restare senza un secondo Mihajlovic, visto che Dario Marcolin sembra avviato al ruolo di titolare presso una squadra del sud, si fa il nome del Catania.

"Non sarò io a fermarlo, e per sostituirlo ci sono tanti bravi allenatori senza lavoro, lo troveremo" "Una stagione molto difficile dopo la partita con la Sampdoria, eravamo ultimi in classifica. Poi, gli errori li fanno tutti, l'importante è correggerli. Ne ho fatti sicuramente, e non dovrò ripeterli" "Nella mia carriera ho ricevuto fischi, anche quando ero a Roma, nella Lazio, dopo aver sbagliato un rigore nel Derby che avevbo voluto calciare prepotentemente, mi aspettavo di non poter uscire in strada, invece la gente ha capito.

Mancini mi chiese se mi sentivo pronto per giocare anche sotto i fischi "Ma che sei matto? Gli dissi.. anzi, è pure meglio. Ho giocato ed i fischi sono diventati applausi, succederà ancora"

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