Marcucci (PD) mette in allerta il Maggio dallo ''schiaffo del Governo''

il senatore democratico denuncia gli emendamenti passati in commissione e pronti per il voto in Aula che cambiano i parametri previsti per il rilancio. Santi in Paradiso invece per la Scala e l'Arena di Verona.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2011 13:11
Marcucci (PD) mette in allerta il Maggio dallo ''schiaffo del Governo''

“15 milioni di euro invece di 150 come reintegro del fondo unico dello spettacolo. 3 milioni ciascuno per la Scala e l’Arena di Verona, che evidentemente hanno santi in paradiso. Per tutte le altre istituzioni culturali, Maggio Musicale Fiorentino in testa, la scelta sarà tra pagare gli stipendi o gli spettacoli. Nel 150° dell’Unità italiana, altro che Viva Verdi, il governo di fatto decreta il fallimento per enti, imprese e compagnie che saranno strozzate dai debiti”. Lo denuncia, in una nota il senatore Andrea Marcucci, responsabile cultura per il Pd della Toscana, a proposito di due emendamenti del governo al ‘milleproroghe’ approvati nelle commissioni di Palazzo Madama e che arrivano oggi in Aula per il voto finale. “Fino a ieri il ministro Bondi ed il sottosegretario Giro in parlamento e sui giornali avevano assicurato un reintegro non inferiore ai 150 milioni di euro - dice Marcucci - ancora una volta la realtà è completamente diversa.

Mai lo stanziamento pubblico in cultura è stato così basso, nei 25 anni di storia del Fus. Il contributo straordinario è andato invece, e non a caso, solo ai teatri di Milano e Verona. Uno schiaffo vero e proprio per il Maggio Musicale Fiorentino - conclude il parlamentare- che nel 2011 inaugura il nuovo teatro e che sarà ambasciatore della cultura italiana in 11 Paesi, con spettacoli in giro per il mondo. Per il governo sono meriti e numeri che non contano nulla”

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