Maurizio Landini: mercoledì sera al Puccini

"Fiat? L'Azienda non ha il consenso, riapra la trattativa" ha detto il segretario della Fiom, dopo l'esito del referendum di Mirafiori: "Continueremo, forti del risultato, insieme ai lavoratori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2011 23:21
Maurizio Landini: mercoledì sera al Puccini

Maurizio Landini (Castelnovo ne' Monti, 7 agosto 1961) è il sindacalista segretario generale della Fiom, Landini, eletto alla carica dal Comitato centrale del 31 maggio e 1° giugno 2010. A seguito del nuovo accordo sottoscritto da alcuni sindacati il 23 dicembre scorso con la Fiat e il referendum proposto ai lavoratori la scorsa settimana, il Teatro Puccini ospiterà un incontro-dibattito mercoledì 19 gennaio alle 21.00 sul tema delgli operai dell'auto e oltre l'auto. Ospiti della serata saranno proprio Maurizio Landini e Guido Viale. Maurizio Landini, segretario generale della FIOM, ha cominciato a lavorare come apprendista saldatore in un'azienda cooperativa attiva nel settore metalmeccanico, è stao prima funzionario , e poi segretario generale della Fiom di Reggio Emilia.

Nel 2005 Landini è entrato a far parte dell'apparato politico della Fiom Nazionale, eletto nella segreteria nazionale del sindacato dei metalmeccanici Cgil. A questi incarichi si è poi aggiunto quello di responsabile dell'Ufficio Sindacale, responsabile della delegazione FIOM nelle trattative per il rinnovo dei contartti nazionali delle imprese aderenti alla Unionmeccanica-Confapi ed è successivamente stato eletto Segretario Generale della Fiom. Ha combattuto per il NO al referendum su Mirafiori.

Alla luce del risultato del referendum, dove ha vinto il sì con il 54%, Landini ha dichiarato: " Se la trattativa su Mirafiori sarà da scrivere come un foglio bianco, così come dice Marchionne, siamo pronti a discuterne, per poi parlare coi lavoratori nei tempi necessari". Guido Viale, economista, membro del comitato tecnico scientifico dell'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente, si occupa di politiche attive del lavoro in campo ambientale, con proposte di uno sviluppo sostenibile del mercato, ha pubblicato un interessante articolo sulle valutazioni espresse a proposito delle mosse di Marchionne, domandandosi perchè la totalità dell'establishment italiano converge nel chiamare "modernizzazione" il diktat di Marchionne.

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