A Livorno uova e sassi contro le sedi di CISL e Confindustria

Trecento persone circa hanno raggiunto le sedi della Cisl e della Confindustria 'bombardandole' con uova e sassi, oltre a pronunciare cori offensivi contro i lavoratori ed i leaders delle due organizzazioni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2010 18:57
A Livorno uova e sassi contro le sedi di CISL e Confindustria

“Esprimiamo la nostra ferma e chiara condanna dei comportamenti violenti e minacciosi, messi in atto da alcune decine di manifestanti, avvenuti questa mattina davanti alla sede della Cisl livornese, una volta sciolta la manifestazione della Fiom davanti agli uffici della Confindustria provinciale. Questi fatti rischiano di ottenere un unico risultato, quello di dividere i lavoratori e i tavoli di rappresentanza sindacale". Così il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi commenta in una nota stampa quanto accaduto questa mattina nella sua città. Trecento persone circa hanno infatti raggiunto le sedi della Cisl e della Confindustria 'bombardandole' con uova e sassi, oltre a pronunciare cori offensivi contro i lavoratori ed i leaders delle due organizzazioni. "Ai dipendenti e ai militanti della Cisl, vittime di questi gesti ingiustificabili, va la nostra vicinanza e solidarietà.

Occorre che tutti lavoriamo, almeno in sede locale, per tenere unito il tavolo della rappresentanza sindacale del mondo del lavoro, perché quando questo è avvenuto siamo riusciti ad affrontare i problemi e a trovare le risposte. Ci preme ricordarlo, pur senza disconoscere diversità di vedute, perchè tutte le volte in cui abbiamo messo in campo la coesione del territorio, magari con sofferenza, siamo riusciti ad individuare percorsi e soluzioni comuni. Ci vuole, quindi, grande senso di responsabilità, rispetto reciproco e la paziente fermezza di chi sa che da questa crisi si potrà uscire soltanto con un rinnovato patto per il territorio ed un protagonismo di tutti i lavoratori.

L’acuirsi della crisi richiede a tutti la capacità di affrontare situazioni tese e complesse e posso immaginarmi quanto sia difficile, anche per lo organizzazioni sindacali mantenere un controllo su tutto ciò che si muove ai margini delle loro manifestazioni" aggiunge il primo cittadino labronico. "Vogliamo ribadire, anche in questa occasione, che la battaglia dei lavoratori metalmeccanici a difesa dei propri diritti e del posto di lavoro ci vede non solo solidali, ma anche emotivamente colpiti dalle condizioni causate da una crisi che colpisce in maniera sistematica le fasce più deboli e quelle più esposte ad una competitività internazionale senza regole" conclude Cosimi. “Quanto successo poche ore fa a Livorno, sotto la sede della Cisl territoriale, rappresenta un fatto gravissimo, estraneo alla Cgil e alla cultura democratica del nostro Paese.

E’ necessario il massimo di vigilanza da parte di tutti affinché simili episodi non si ripetano mai più per non vanificare il lavoro che ha portato alla firma di migliaia di accordi unitari e perché, anche quando c’è dissenso, esso continui ad essere sempre affrontato come è stato fatto fino ad ora: con rispetto e lealtà. Il Paese sta attraversando una fase molto delicata riguardo alla quale è necessario che ognuno si impegni ad abbassare i toni. Alla Cisl livornese, regionale e nazionale va la solidarietà di tutta la Cgil”. Così Enrico Panini segretario nazionale della Cgil e Alessio Gramolati segretario generale della Cgil Toscana in dichiarazione congiunta.

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