Firenze, giù le vendite di dolci natalizi artigianali

Le cause: crisi economica e concorrenza della grande distribuzione. Dopo “anni sperimentali” Firenze torna alla tradizione del panettone classico senza farcitura.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 dicembre 2010 14:38
Firenze, giù le vendite di dolci natalizi artigianali

In calo rispetto al 2009 (-5%) i consumi dei dolci natalizi secondo un’indagine che l’Ufficio Studi di Confartigianato ha realizzato su un campione rappresentativo delle 526 pasticcerie, panetterie e cioccolaterie artigianali presenti a Firenze e provincia. Sostanzialmente stabili, invece, i prezzi che oscillano tra i 16 e i 27 euro/kg per i panettoni, dai 12 ai 25 per i pandori e dai 18 ai 29 per i ricciarelli. “Le imprese artigiane si sono sforzate di non ritoccare i prezzi al rialzo – spiega Giovanni Guidarelli, coordinatore del settore Alimentazione di Confartigianato – nonostante il continuo aumento del costo delle materie prime, delle spese fisse e delle tariffe.

Tuttavia, questo sforzo che gli artigiani hanno deciso di adottare perché consapevoli che la crisi (da cui sono duramente colpiti) può essere superata solo facendo ripartire i consumi, non è sufficiente a far fronte alle difficoltà economiche delle famiglie che continuano a frenare le spese”. “La concorrenza della grande distribuzione, che applica prezzi sensibilmente inferiori sui prodotti industriali (si va dai 5 agli 11 euro per i panettoni e dai 4 ai 10 euro per i pandori), sicuramente non aiuta la piccola produzione artigianale – aggiunge Federico Conti, Presidente della Federazione Alimentazione di Confartigianato Imprese Firenze ­–.

La speranza è che il trend si inverta nel corso della prossima settimana, quella di Natale, in cui, da alcuni anni, si stanno concentrando le vendite del settore”. Da sempre dalla parte della qualità e dei consumatori, Confartigianato raccomanda la massima attenzione per l’etichetta che garantisce la tipicità dell’acquisto e consente la certezza di comperare un prodotto artigianale. Panettoni e pandori artigiani, per chiamarsi tali, devono infatti contenere solo farina, uova, zucchero, burro, uva sultanina, frutta candita, lievito naturale, aromi naturali.

In aggiunta, sono consentiti miele, vaniglia e cioccolato. I prodotti che non rispettano queste composizioni devono quindi essere commercializzati con nomi diversi, come “Dolce di Natale”. A Firenze e provincia, la vendita di panettoni (57% del totale) supera quella dei pandori. Dopo anni di “sperimentazioni”, le famiglie tornano alla tradizione: la specialità che sta infatti riscuotendo maggiore successo e gradimento presso i consumatori è il classico panettone senza farciture.

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