Toscana in subbuglio per 'colpa' della Gelmini

Dimissioni ad Architettura. Occupata, per la prima volta, la Normale di Pisa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2010 14:04
Toscana in subbuglio per 'colpa' della Gelmini

Hanno occupato Ponte alla Vittoria le centinaia di studenti che questa mattina sono partite in corteo dal polo delle scienze sociali di Firenze per protestare contro la riforma Gelmini. Poi 200 studenti hanno occupato, nel pomeriggio, per un'ora e mezzo i binari ferroviari nei pressi della stazione fiorentina. A Pisa invece corteo il degli studenti pisani contro il ddl è entrato sulla A12 bloccando il casello di ingresso e poi alla stazione ferroviaria con il blocco dei treni per ore. Il Coordinamento dei Ricercatori della Facoltà di Architettura di Firenze esprime il massimo consenso e soddisfazione circa la decisione, assunta nell'odierno Consiglio di Facoltà, da parte degli organi di governo e di gestione della Facoltà (Presidenti di Corsi di Laurea, Direttori di Dipartimento, ecc.) di confermare e formalizzare al Preside Mecca le già annunciate dimissioni dalle varie cariche.

La attuazione congiunta delle dimissioni verrà gestita e concordata collettivamente sia nell'ambito del Consiglio di Presidenza di Facoltà sia in stretto contatto e comunanza con le altre Facoltà, il Senato Accedemico ed il Rettore Tesi, in maniera che producano la massima visibiltà e cogenza. Le dimissioni sono un segno di profonda critica al DDL Gelmini e di denuncia del grave stato di difficoltà in cui versa l'università pubblica il Italia e vogliono anche stigmatizzare e denunciare il fatto che a tutt'oggi il Governo non abbia ancora fatto pervenire i Fondi di Finanziamento Ordinario per l'anno 2010, rendendo di fatto impraticabile sia la gestione delle attività correnti, sia la necessaria programmazione dell'attività del prossimo anno!! Il Consiglio ha poi espresso la massima solidarietà al Rettore Tesi, gravemente e ingiustamente offeso dal Ministro Gelmini per aver, secondo noi con serietà e responsabilità, invitato l'Ateneo ad un momento di pausa e riflessione collettiva sul delicato momento che attraversa l'università italiana anche alla luce dei nuovi provvedimenti legislativi. Aleandro Murras, Presidente dell’Unione di Comuni Valdarno Valdisieve, in una nota stampa ha dichiarato che è giusto che gli studenti difendano con ogni “mezzo” il diritto allo studio, dopo che il Rettore dell'Università di Firenze aveva invitato i docenti a sospendere la didattica in concomitanza con l'approvazione della riforma. "Dove erano questi Sindaci e questi studenti quando gli organi di governo degli atenei provocavano dissesti finanziari? -domandano Tiberio Corsinovi, Capogruppo PdL Unione di Comuni Valdarno Valdisieve e Dirigente Provinciale PdL Firenze, e Antonio Polverini, Consigliere PdL Unione di Comuni Valdarno Valdisieve e Coordinatore Comunale PdL Rufina- Dove erano quando l’Università degli studi di Siena arrivava nell’esercizio 2009 ad avere più di 60 milioni di perdite grazie alle “assunzioni di comodo” e inutili duplicazione di corsi? Non è stato forse questo sistema di reclutamento, fatto in larga parte dal ministro dell’Università Berlinguer del Governo Prodi, a garantire il sistema dei Baroni provocando la fuga all’estero dei nostri migliori cervelli? La gestione Berlinguer degli atenei ha reso l’Università italiana perennemente in rosso e incapace di formare gli studenti perché troppo attenta a tutelare gli aspetti contrattuali dei docenti.

Con la riforma Gelmini approvata ieri alla Camera e di certa approvazione al Senato si cerca di razionalizzare le risorse disponibili e di riuscire ad allinearsi con gli standard europei per consentire ad ogni studente di formarsi e prepararsi al meglio per accedere al mondo del lavoro. È bene ricordare che al momento nel nostro territorio sono attivi 37 corsi di laurea con un solo studente, 327 facoltà con 15 iscritti; abbiamo 5000 corsi di laurea, il doppio della media UE ma sempre rispetto questi parametri circa solo il 60% degli iscritti consegue il titolo.

La prima Università italiana nella classifica mondiale degli atenei è Bologna che si trova intorno alla 120° posizione".

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