Dalla Provincia di Prato 211mila euro di voucher formativi

Voucher, la Provincia riapre l'ultimo bando con 211mila euro recuperati passando al setaccio le vecchie assegnazioni. A settembre il nuovo avviso con un budget di 1 milione di euro.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2010 16:37
Dalla Provincia di Prato 211mila euro di voucher formativi

Sono ben 211mila euro e sono stati recuperati grazie a un lavoro certosino su centinaia di voucher assegnati negli anni scorsi, lavoro che permette oggi alla Provincia di richiamare in servizio il vecchio bando e riassegnare le risorse per finanziare altri per­corsi formativi. “Sono soldi 'non spesi', recuperati da rinunce e revoche per decadenza del titolo. Soldi preziosi, perché oggi permettono all'ente di riaprire il bando chiuso a febbraio per ri­mettere a disposizione dei disoccupati queste risorse – ha detto la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi -.

Gli uffici del settore guidato da Franca Ferrara, in particolare Giovanni Pini e Renata Chiti che meritano un ringraziamento per la pazienza e la perizia, hanno spulciato centinaia di vocuher, uno per uno, contattando agenzie formative e beneficiari per verificare ogni situazione. Solo così potevamo recuperare i residui”. Dal 2008 ad oggi la Provincia ha infatti investito sui voucher oltre 2 milioni e 200 mila euro con bandi ripetuti che hanno finanziato 1.300 percorsi formativi. I 200 mila euro circa risultati ancora disponibili riguardano 123 persone che hanno rinunciato al voucher o non hanno concluso il percorso, si tratta di una percentuale del 10% che viene considerata fisiologica, ma senza il lavoro di ricerca il reimpiego delle risorse non sarebbe stato così tempestivo. Ambra Giorgi ha spiegato insieme a Simone Cappelli, Giovanni Pini e Rachele Chiti, tutti del servizio Formazione e Lavoro della Provincia, che, visto l'importo abbastanza contenuto e l'approssimarsi dell'uscita del nuovo bando, si è deciso di richiamare in servizio l'ultimo avviso, andato in pensione alla fine di febbraio.

Lunedì 21 giugno l'avviso sarà pubblicato e si chiuderà il 31 luglio 2010. Il nuovo bando infatti è in preparazione e avrà un budget di 1 milione di euro, la Provincia lo sta progettando insieme alla Commissione Tripartita e alle parti sociali. La strategia sarà dunque di utilizzare le risorse recuperate per rispondere alle esigenze dei mesi estivi, mentre a settembre potrebbe già uscire il nuovo avviso. “Crediamo nello strumento del voucher, perché nel contesto della crisi economica ed occupazionale in atto nel territorio pratese, è necessario al tempo stesso offrire la massima assistenza ai soggetti colpiti dalla crisi e il miglior sostegno possibile al sistema delle imprese perché possano reagire e riposizionarsi sul mercato del lavoro - ha detto ancora Giorgi –.

Le armi vincenti di questo strumento sono senz'altro la tempestività e la flessibilità. Anche i giovani imprenditori della CNA Toscana, che hanno scelto la Provincia per l nomination delle buone pratiche su questi temi, hanno sottolineato proprio che sono stati soprattutto i voucher a colpirli favorevolmente, molti degli associati li hanno utilizzati con successo e altre province toscane stanno progettando interventi sul nostro modello”. La strategia di intervento della Provincia risponde a una serie di necessità: rapidità e flessibilità nell'attivazione degli strumenti, proprio per ridurre al minimo i periodi di astensione dal lavoro; diversificazione dei contenuti, per coniugare da una parte risposte rapide e leggere e dall'altra mirate in ragione del fabbisogno e della condizione occupazionale e professionale specifica degli utenti; articolazione su base modulare (attivazione di percorsi diversi in ragione della durata della disoccupazione); prestazione multiservizio per fornire risposte tarate sui bisogni reali degli individui (accompagnamento, formazione, lavoro). Il voucher ha avuto un successo che va al di là di ogni più rosea aspettativa, sia dal pun­to di vista dell'apprezzamento manifestato dall'utenza (che infatti in questi mesi senza bando ha tempestato di continue richieste la Provincia) sia da quello occupazionale.

E anche da quest'ultimo punto di vista i primi dati sono incoraggianti: a sei mesi dalla conclusione dei percorsi il 45% dei beneficiari lavora e il 68% ha lavorato almeno una volta. Come funzionano i voucher formativi Il bando si rivolge a lavoratori domiciliati nella provincia. A quelli coinvolti da situazioni di crisi dell’attività aziendale (iscritti nella lista di mobilità della Provincia o in cassa integrazione), a disoccupati e inoccupati di almeno 25 anni (le donne inoccupate anche sotto i 25 anni) iscritti ai Servizi dell’impiego.

Il servizio funziona ‘a sportello’ e viene attivato per ogni lavoratore con le modalità adeguate alle sue esigenze e ai suoi obiettivi professionali. Per i lavoratori coinvolti in crisi, contrazioni, sospensione ristrutturazione o cessazione dell’attività aziendale il finanziamento arriva fino a quattromila euro, da spendere nell’arco di 12 mesi. Mentre un massimo di tremila euro è previsto per le altre attività di formazione. I percorsi, organizzati da agenzie accreditate, possono comprendere anche moduli professionalizzanti realizzati in azienda.

I buoni formativi dovranno essere spesi presso sedi formative localizzate in Toscana o, eccezionalmente e in casi motivati, anche fuori regione. Le domande Le domande di finanziamento dovranno essere presentate alla Provincia. Per informazioni o per ritirare copia integrale dell’avviso e del modulo di domanda ci si può rivolgere al servizio Orientamento e Lavoro della Provincia, piazza del Duomo, 8 (telefono 0574.5341. Oppure al Centro per l’Impiego, via Galcianese, 20/F, telefono 0574.613211, lunedì 14,30-18, martedì, mercoledì e giovedì 9-12/14,30–17).

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